La mancata risoluzione del problema dello stadio 'Braglia' costerà molto caro al Modena Calcio. Ormai sembra scontata la sconfitta dei canarini per 0-3 nella prossima gara interna della stagione. Come è noto il Modena non può giocare la terza gara consecutiva interna in campo neutro in quanto il regolamento federale non lo consente, condannando la squadra inadempiente alla sconfitta a tavolino. Ma lo sfratto diventato esecutivo da parte dell'Amministrazione Comunale porterà altri problemi in seno alla Società che non avrà più una sede, nè un campo di allenamento per la propria squadra.

Purtroppo, chi pagherà le conseguenze saranno i dipendenti, i tesserati e tutti i collaboratori in genere. Ovviamente la tifoseria sarà duramente penalizzata da questa situazione che rischia di incamminarsi pericolosamente verso una fine peggiore. Vedremo se il legale rappresentante del club Antonio Caliendo eviterà al glorioso club l'onta del fallimento.

Il nodo Vicenza Calcio

Altra storia quella del Vicenza Calcio con la contestazione dei tifosi nell'ultima gara interna. L'assemblea del club veneto svoltasi nelle ultime ore ha deliberato che entro un termine di 24 ore venga data la possibilità alla Boreas Capital di fornire una risposta definitiva per la trattativa della cessione del club. Nel comunicato il Vicenza Calcio fa sapere che entro le 12 di oggi, 29 settembre, sia dato riscontro alle richieste per il passaggio delle quote azionarie.

Un'altra notizia è quella relativa al divorzio tra l'ex vice presidente della Reggiana Stefano Compagni ed il patron della società emiliana Mike Piazza. La decisione è arrivata attraverso il sito ufficiale della Società che parla di 'difficile decisione presa nel migliore interesse del club granata'.

La proposta di Gravina

Non poteva mancare infine il commento del presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, sulla difficile situazione dei club di Serie C, che ogni giorno propone deferimenti, penalizzazioni e rischi di fallimenti.

Attraverso le pagine del Corriere dello Sport, il Presidente parla di vera e propria rivoluzione per i campionati. In sostanza il progetto prevede la conferma del format della serie A, con 20 o 18 squadre, una B1 con 20 Società ed una B2 (l'attuale C) con 40 club. Il progetto partirà a novembre e sarà proposto a Tavecchio per cambiare un modello che attualmente non funziona soprattutto nelle serie minori.

La novità della riforma è la New League, che dovrebbe costituire in futuro una zona per i giovani da valorizzare per farli avvicinare al professionismo. Forse la tanto auspicata riforma dei campionati approderà in tempi brevi sul tavolo degli organi federali perchè possa essere discussa ed approvata per porre fine alle criticità dei club di serie C.