Chi di voi guardando il famoso film della Disney Hercules non può fare a meno di ricordarsi la canzone “From zero to hero” in cui un ignoto ragazzo dotato di una forza sovrumana riesce a diventare l’eroe dell’intera Grecia salvando gli dei dell’Olimpo dal temibile Ade.

Ma quello appena narrato è tratto da una leggenda, che però non si distacca molto da quanto è accaduto ieri sera a Wembley.

Si stanno giocando gli ottavi di finale della Carabao Cup tra Arsenal e Norwich; quella che sembra essere un’altra serata no per l’allenatore Wenger si trasforma in una notte di gioia per il giovane Eddie Nketiah e per tutto l’Arsenal.

Siamo al 35’ del primo tempo e gli ospiti si portano subito in vantaggio grazie a Murphy che beffa il giovane Macey con un pallonetto davvero pregevole.

Ma a cinque minuti dal termine l’ingresso in campo del giovane Eddie cambia completamente le sorti della partita. Dopo appena 15 secondi riesce a siglare il suo primo goal da professionista con la maglia dei Gunners, portando la squadra sull’1 a 1. Tutti direte che impatto per il ragazzino!

Ebbene si; tempi supplementari e altri cinque minuti per timbrare nuovamente il cartellino dei marcatori con un colpo di testa da calcio piazzato che consegna la vittoria alla sua squadra e con ogni probabilità gli permette di aggiudicarsi il premio di Man of the match della serata. Una notte che difficilmente riuscirà a scordare il ragazzino, diventato l’eroe di Wembley, che a fine partita riceve i complimenti e gli elogi di Wenger.

Dai rivali del Chelsea all’Arsenal

Ma chi è esattamente questo ragazzino che ha lasciato un’impronta indelebile nel match di ieri sera?

Eddie nasce a Lewisham, quartiere situato nella parte meridionale di Londra. L’anno della sua nascita coincide con l’arrivo di Wenger nella panchina dei Gunners (1996). Classe 99, inizia a muovere i primi passi con il calcio grazie all’academy del Chelsea.

Ma nel 2015, a soli 15 anni i Blues non convinti pienamente del suo fisico, considerato inadatto per un calcio come quello inglese fatto di molta fisicità, decidono di scaricarlo.

Ma l’occasione per il giovane non tarda ad arrivare perché nello stesso anno l’Arsenal lo invita per un provino di una settimana e dopo aver notato il suo talento gli offrono un contratto che lo lega alla squadra giovanile.

Da lì inizierà la sua esplosione. Con le giovanili dei Gunners finirà la stagione siglando 24 goal in 28 presenze. Bottino niente male per un ragazzo considerato poco adatto al calcio inglese. Nella stagione 2016-2017 la storia é sempre la stessa. Promosso in U23 continua a segnare con notevole costanza realizzando più di 20 goal.

Debutta con la nazionale inglese U18 segnando il suo primo goal nel 2-0 finale. Nella seconda partita contro il Qatar realizza il suo primo hattrick con la nazionale.

L’esordio in prima squadra

Le sue prestazioni non passano per nulla inosservate da parte di Wenger che decide di dargli una vera e propria chance. Così nel 2016 il ragazzino firma il suo primo contratto da professionista con i Gunners e ottiene una convocazione in prima squadra per il tour pre- stagionale che si svolge in Australia e Cina, sfidando il Sydney Fc, il Bayern Monaco e il Chelsea, che un anno prima l’aveva scaricato.

Fa il suo esordio in campo contro il Sydney Fc giocando solamente 20’ e in seguito contro il Bayern disputando altri 20’ scarsi.

Appena uno scampolo di partita nella sfida di Europa League contro il Bate Borisov. Poi la magica notte di ieri che resterà impressa nella mente del ragazzino per sempre. E chi lo sa se adesso Wenger gli concederà più spazio in campionato o nelle coppe.

L’allenatore stesso a fine partita ha così commentato il suo secondo centro : “Mi é piaciuto il suo goal di testa. Non é un giocatore alto. È molto determinato. L’ho portato con noi perché avevamo bisogno di segnare goal e lui é uno che può farlo. Quando la squadra ha bisogno di te e tu riesci ad essere decisivo, questa é una qualità che non puoi sapere di avere fino a quando non vieni messo in campo.”

I complimenti sui social di Henry

A fine partita non tardano ad arrivare i complimenti sui social per il giovane ragazzo, in particolar modo da parte di una vecchia conoscenza che ha fatto la storia di questa squadra; parliamo di Thierry Henry che sul suo profilo Twitter ha speso ottime parole per il ragazzino: “Che notte per Eddie Nketiah.

Sono così felice per lui, e la cosa non mi sorprende affatto.” E se lo dice uno come Henry il ragazzo ha del vero talento.

Arrivati puntuali anche i complimenti di numerosi supporters dei Gunners che hanno proposto ironicamente di aggiungere su Wikipedia accanto a Edward Keddar Nketiah i nomi di Pelé, Maradona, Ronaldinho e Kakà, proprio per voler esaltare il loro eroe di giornata che gli ha regalato un’immensa gioia.

Zitto zitto il ragazzino si é guadagnato delle chance e ha fatto vedere a tutti di che pasta é fatto, perché in fondo per passare ‘from zero to hero’ non bisogna necessariamente avere una forza sovrumana come Hercules, e dopo ieri sera in molti adesso lo sapranno.