Diciamolo pure senza timore di smentita: un Paese devastato dalla guerra finora più feroce del XXI secolo, una Nazionale di calcio 'in esilio', una ricorsa al Mondiale 2018 che, comunque vada a finire, sarà ricordata negli annali del calcio. La Siria si è qualificata in extremis al play off del continente asiatico, ora affronterà l'Australia in una doppia sfida in cui la formazione mediorientale ha poco o nulla da perdere. Gli australiani, inutile dirlo, sono i grandi favoriti anche se la Nazionale siriana ha qualche ottimo talento, ma soprattutto gli occhi ed il cuore di un'intera nazione.

Lo sport è una leva incredibile per risollevare l'umanità dalle grandi tragedie, non è la prima volta e non sarà l'ultima. Così il prossimo 5 ottobre a Malacca, in Malesia - lo Stato che ha 'adottato' la Nazionale siriana in queste qualificazioni mondiali - e cinque giorni in quel di Sydney, le 'Aquile di Qassioun' tenteranno di proseguire un volo che li potrebbe portare in Russia. Se la squadra allenata da Ayman Hakeem passa il turno, dovrà poi abbattere l'ultimo ostacolo che la separa dalla Russia, il play-off intercontinentale contro la quarta classifica del girone Centro-nordamericano. E qui, stando alla classifica attuale dall'altra parte dell'oceano, l'ipotesi è invero suggestiva e scavalca i confini sportivi.

La situazione nella zona Centro-nordamericana

La quinta ed ultima fase delle qualicazioni CONCACAF vede una squadra già in Russia, si tratta del Messico che, a due gare dal termine, ha 18 punti ed ha accumulato 9 punti di vantaggio sul quarto posto. In tal senso anche il Costarica, secondo con 15 punti, è vicino al traguardo.

Il terzo posto che vale l'accesso diretto ed il quarto che consegnerà un posto al play off intercontinentale contro la vincente di Siria-Australia, vede tre squadre in lotta racchiuse in un punto. Panama è terzo a quota 10, inseguito da Stati Uniti ed Honduras con 9 punti. Gli statunitensi sembrano favoriti dal calendario: il 6 ottobre hanno lo scontro diretto contro Panama in casa, mentre l'Honduras rende visita al Costarica che non può permettersi passi falsi.

Quattro giorni dopo, Clint Dempsey e compagni giocano in trasferta sul campo del fanalino di coda, Trinidad e Tobago, mentre Panama ospita il Costarica e l'Honduras riceve il Messico già qualificato. Tornando in Asia, è fin troppo evidente che, in caso di passaggio del turno, la Siria sogna la 'madre di tutte le partite', la sfida con gli Stati Uniti. La qualificazione al Mondiale in Russia, a casa del grande alleato Vladimir Putin, eliminando l'acerrimo nemico americano. Se fosse la trama di un film, non potrebbe certamente essere scritta meglio di così. Dalle parti di Damasco qualcuno ci starà già pensando, perché l'effetto propagandistico di un evento del genere sarebbe straordinariamente efficace per un governo che, dal punto di vista militare, sembra aver vinto le battaglie più importanti.

Questa è una battaglia diversa, ma vista con gli occhi dei siriani sarebbe pur sempre una battaglia. Tutto può ancora accadere, per il momento è solo un'ipotesi, certamente suggestiva, ma rimane tale fino alla prova del campo. Siamo però certi che anche Bashar al-Assad stia accarezzando l'idea.