Vincere e convincere senza subire gol. Davvero, il massimo per i giallorossi allenati dal neo mister Bognanni, ex trainer di Biasca, Atletico Gela, Atl. Caltanissetta e per ultimo Serradifalco, che in casa, si sono sbarazzati senza troppi fronzoli della compagine palermitana del Castelbuono, con il più classico dei risultati grazie ad un terrificante uno-due messo a segno nella prima mezz'ora di gioco o poco più con le firme del bomber Castaldo e del fantasista Polito. Non succedeva dalla sfida contro la Pro Favara dello scorso 11 settembre vinta con un sonante tre a zero, in trasferta.

Da allora il Campofranco ha subito sempre almeno una rete. Un merito di mister Bognanni che in pochi giorni ha saputo dare il giusto equilibrio alla squadra e nella fattispecie ad un difesa che nel recente passato aveva subito qualcosa come dodici gol in sole gare disputate. Una vittoria scacciacrisi che mancava all'appello da oltre un mese e mezzo e che ha regalato, contestualmente, tanto morale e una nutrita autostima in vista della delicata sfida infrasettimanale contro il Dattilo Noir, a sorpresa attuale terza forza del campionato di Eccellenza, del girone A.

Atl. Campofranco alla rincorsa dei play-off

Al comando, di questo avvincente campionato c'è l'inarrestabile ed imbattuto Marsala con 22 punti seguito dal blasonato Licata che ha solo un punto in meno della capolista.

Per l'Atletico Campofranco arriva finalmente la doppia cifra con 10 punti all'attivo che portano i giallorossi in una posizione di metà classifica. Con una serie di risultati positivi potrebbero anche aprirsi nuovi scenari. La società del presidente Schillaci mira dichiaratamente ad una salvezza tranquilla con relativo mantenimento della categoria, ma con i "numeri" di Bognanni in panchina gli obiettivi potrebbero cambiare cammin facendo e come sempre sarà solo il campo a dare i suoi verdetti definitivi.

Gli appassionati e calorosi tifosi campofranchesi sperano, altresì, che la loro squadra possa ritornare ai fasti di un tempo con quella Serie D, accarezzata e solo sfiorata nella magica e forse irripetibile stagione 2012-2013. A fermare i sogni di gloria, fu la squadra pugliese del Manfredonia. Quel segmento di stagione rimane l'apice massimo di un sodalizio che, oramai, da anni tramite oculatezza, sacrificio e perseveranza è diventato uno dei punti fermi del calcio nisseno.