Il Napoli si è ripreso la vetta della classifica di serie A, continuandola a guidarla dall'alto dei suoi quasi 40 punti conquistati. Due lunghezze dall'Inter, che solo per poche ore aveva conquistato la vetta, e a due lunghezze dalla Juventus, comunque vittoriosa contro il Crotone. Mentre le due romane steccano clamorosamente, rispettivamente, con la Fiorentina ed il Genoa.

Il Napoli espugna Udine

La vittoria ottenuta a Udine dai ragazzi di sarri fa parte del nuovo modus operandi applicato sul campo e che, dalla prima giornata, sta contraddistinguendo il percorso della squadra: non preoccuparsi di giocare come si dovrebbe giocare, l'importante è ottenere il risultato.

E il risultato è arrivato. Un'altra partita con un altro successo sporco, conquistato per un calcio di rigore.

Eppure il penalty non è stato calciato alla solita maniera da Jorginho. Fortunatamente che la respinta del portiere gli ha permesso di insaccare il pallone per allontanare i fantasmi di una possibile disfatta. D'altronde e nonostante che i partenopei stiano viaggiando a mille, la paura di incappare in una brutta sconfitta è sempre dietro l'angolo. Sconfitta che al momento è giunta solo nelle gare di Champions League. Un impegno che toglie molte energie sia mentali che fisiche.

La maturità mostrata fino adesso è ampiamente confermata. Il duplice impegno viene comunque rispettato, con l'impossibilità di evitare qualche scossone negativo in fatto di risultato.

Anzi, il pareggio o appunto la sconfitta stessa non pesa più nella testa dei giocatori, i quali appaiono più sciolti e più abituati a gestire la tensione legata ad ogni gara per una stagione così importante per loro.

Ritornando al match del Friuli si deve notare che sia Mertens che Insigne non sono apparsi in gran vena. Callejon ha fatto vedere qualcosa in più.

Capitan Hamsik è un po' come l'archeologo inventato George Lucas: alla ricerca della forma perduta. Tutto sommato, in difesa, sia Chiriches che Koulibaly confermano di essere due muri invalicabili.

I giocatori dell'Udinese, invece, hanno giocato meglio. Più grintosi e più vogliosi. In fondo quando l'allenatore viene cambiato il fattore novità giova sempre.

Complimenti al nuovo Mister Oddo che ha saputo riorganizzare la squadra in tempo d record, anche se contro questo Napoli è un pò difficile spuntarla. Anche se fai dei partitoni. Basti ricordare il Milan la scorsa settimana.

Ora testa al big match con la Juve

E adesso per gli azzurri c'è un altro match: venerdì 1° dicembre contro la Juve al San Paolo. Al di là dei punti di distacco è sempre una partita-verità per testare, quasi definitivamente, le ambizioni degli azzurri.