La sconfitta patita nel match contro la Juventus avrà delle ripercussioni dal punto di vista mentale sui giocatori azzurri? La domanda è d'obbligo e non può essere altrimenti. La forza della Vecchia Signora non è mai stata messa in discussione, nemmeno quando alcuni punti sono stati persi per strada; anche in modo quasi superficiale. Ma il Napoli riuscirà a trovare la carica giusta per riprendersi da questo che dovrebbe essere, solamente, un incidente di percorso seppur grave?

Al di là della forma fisica, dei continui impegni con panchina corta, la squadra di Sarri, durante la partita, ha giocato in maniera blanda senza aggressività, senza la classica forza che l'ha sempre contraddistinta.

Mertens è apparso fuori forma e fuori gara. Il capitano Hamsik sempre lontano dal coro in senso negativo.

L'unico che ha lottato veramente è stato insigne. L'unico che ha tirato più volte contro Buffon. Koulibaly è apparso il solito muro invalicabile nelle retrovie azzurre. Sul vantaggio di Higuain non ha colpe. Sul pipita doveva chiudere Mario Rui, in evidente ritardo sul contropiede di Dybala. La Juventus poi si è chiusa intelligentemente su se stessa giocando di rimessa, attendendo il momento buono per colpire. I partenopei non sono riusciti a chiudere i rifornimenti al duo argentino e ogni volta, nelle ripartenze degli avversari, erano dolori.

Perde meritatamente non perchè ha giocato male, ma perchè non ha mostrato quella vera voglia di vincere che ha ostentato nelle partite precedenti, come sottolineato più volte in queste giornate di campionato.

Forse vendere Zapata e Pavoletti non è stata la mossa più felice da parte della società azzurra. E' vero il vice Mertens era Milik. Ma è pur vero che il polacco tornava da un grave infortunio, lo stesso che lo ha bloccato nuovamente nella gara contro la Spal.

Il gol di Higuain è figlio non solo della scarsa tenuta fisica dei giocatori partenopei, ma in un certo senso anche dal comportamento anti-sportivo dei presenti del San Paolo.

Lo stesso numero nove bianconero più viene criticato è più si carica. Sarri, in conferenza stampa, lo ha dichiarato senza mezzi termini di non essere, almeno in questo frangente, dalla parte dei tifosi. Ma anche lui non è esente da critiche: è normale avere dei titolarissimi, ma è pur vero che sei hai delle riserve devono essere utilizzate senza attendere che i vari Insigne, Mertens e Callejon arrivino, a questi appuntamenti, senza ossigeno.

Il Napoli riuscirà a ripartire dopo questa batosta? Battisti intonava in una delle sue canzoni più famose: lo scopriremo solo vivendo.