La notizia era nell'aria da diverse settimane, secondo alcuni l'ex aeroplanino avrebbe avuto Benevento come ultima spiaggia, ma così non è stato. Dopo lo scialbo pareggio con i granata il tecnico è stato sollevato dall'incarico di allenatore della prima squadra rossonera. Decisione tardiva, che difficilmente salverà una stagione partita male.
Indecisione tattica e tanti sorrisi...
La squadra rossonera, come prevedibile, non ha ancora trovato la giusta quadratura del cerchio dopo la rivoluzione estiva. Dopo 14 giornate Montella non aveva ancora trovato il modulo giusto con cui schierare i suoi, soprattutto dopo il passaggio alla difesa a 3 per tutelare capitan Bonucci, partito male nella sua avventura al Milan.
Già proprio questo sembra essere il grosso errore del tecnico campano, l'omicidio dell'unico giocatore in grado di spostare gli equilibri al Milan, Suso. Lo spagnolo ha dimostrato il meglio di se da esterno destro d'attacco, da seconda punta/trequartista ha bisogno di tempo per ambientarsi, ma il tempo era finito. Sorprende soprattutto come una squadra con 5 terzini in rosa, 4 senza lo sfortunato Conti, sia finita a giocare con Rodriguez tra i 3 centrali e Borini/Bonaventura tornanti bassi. I due italiani non hanno mai fatto mancare la loro dedizione alla causa, ma sono abituati a giocare più avanti. I tifosi milanisti sono abbastanza irritati dall'atteggiamento del tecnico in conferenza stampa, risolini brutti, quasi a voler prendere in giro qualcuno.
Montella sapeva che nella migliore delle ipotesi sarebbe durato solo questa stagione sulla panchina del Milan, ma ha oggettivamente fatto poco per finirla la stagione.
Gattuso traghettatore
Il buon Rino è chiamato ad essere il salvatore della patria e dare una svolta netta, in positivo o negativo, alla sua carriera da allenatore.
Stava svolgendo un buon lavoro nella primavera rossonera, ruolo che aveva accettato con grande umiltà dopo le sofferenza di Pisa dello scorso anno. L'ex campione del mondo ora dovrà trasmettere il suo carattere alla squadra, sperando di non bruciarsi come i vari Brocchi, Inzaghi, Sedorf etc. Nel frattempo Fassone e Mirabelli puntano al mercato di gennaio, la squadra ha bisogno di un rinforzo in mezzo al campo ma è impensabile un nuovo investimento importante. Soprattutto, il duo ex inter, dovrà aprire sin da ora il casting per l'allenatore della prossima stagione. I nomi sono gli stessi della nazionale azzurra: Conte e Ancelotti.