Tempo di nazionali, tempo di primi bilanci. Il primo 20% del campionato è già in archivio col Napoli a guidare la classifica ed il Benevento sempre più solo, sempre più a zero punti. Dopo sette giornate si può già iniziare a tracciare un primo bilancio del rendimento dei nuovi acquisti della nostra Serie A, proviamo a stilare l'undici tipo dei migliori e quello dei peggiori acquisti dal mercato.

Il capitano del Milan guida i flop della Serie A

Squadra dei flop che si presenta con 3-4-3 di partenza, dove in porta non poteva non esserci che Belec.

Lo sloveno non è stato autore di particolari svarioni, ma ha già raccolto la palla dal sacco ben 18 volte, quindi flop di diritto. In difesa troviamo sicuramente il neo capitano del Milan Bonucci (centrale tra i 3, così è contento), il difensore azzurro sembra abbastanza spaesato e probabilmente il turbolento addio alla Juventus non è stato ancora superato. Situazioni di normale ambientamento di un calciatore che si cala in una realtà completamente nuova dopo anni in bianconero, sarebbe quasi perdonabile se non fosse per i continui proclami sui suoi social. Per ora non ci siamo, ma Leo ha dimostrato di essere un campione e alla lunga saprà riprendersi la scena (e sposterà gli equilibri).

Ecco il suo ultimo tweet dopo la sconfitta con la Roma:

Alla destra di Bonucci troviamo una sua vecchia conoscenza, el Pelado Caceres che a Verona sta cercando riscatto, e condizione, dopo anni molto altalenati passati per lo più in infermeria.

Il suo inizio non è certo dei migliori e chissà se a gennaio sarà pronto per passare alla Lazio (i biancocelesti che hanno un bisogno disperato di un difensore). Completa il reparto il disastroso Tomovic, che dopo due prime giornate Horror è passato a far danni al Chievo, un giocatore in calo da ormai due anni dopo diverse stagioni di buon livello in maglia viola.

Molto Benevento a centrocampo, includiamo in questa formazione i terzini Letizia e Di Chiara, insieme al centrocampista Cataldi. I due esterni hanno pagato a caro prezzo l’impatto con questa Serie A (anche se Letizia aveva già giocato nel massimo campionato) rendendo molto debole la difesa degli stregoni, serve di più per la salvezza!

L’ex golden boy della Lazio continua nel suo percorso di involuzione: passaggi sbagliati, palloni persi e soprattutto sembra aver smarrito la personalità con cui giocava qualche anno fa nei biancocelesti, quando svolgeva egregiamente il ruolo di vice Biglia. Danilo ha appena 23 anni ed è già ad un bivio: tornare ad esprimersi ai livelli che lo hanno portato in nazionale A, oppure restare un centrocampista mediocre che farebbe fatica a trovare spazio persino in B. Ed è proprio Biglia a completare il reparto mediano, l’argentino sta facendo molta fatica e soffre la presenza di Bonucci, che con i suoi lanci lo scavalca spesso, rendendo inutile la presenza di Biglia davanti alla difesa. Infine l’attacco, un tridente bomba da zona Champions: Douglas Costa - Pavoletti - Calhanoglu.

Tutti e tre non si sono ancora ambientati bene, i due esterni hanno fatto intravedere, a piccoli sprazzi, le loro qualità mentre il centravanti ex-Napoli è ancora a secco di gol ed è sembrato in evidente ritardo di condizione, se vuole giocarsi il mondiale in azzurro così…

Formazione FLOP (3-4-3): Belec; Caceres, Bonucci (C), Tomovic; Letizia, Cataldi, Biglia, Di Chiara; Douglas Costa, Pavoletti, Calhanoglu.

Subito al top Skriniar, sorpresa Bentancur

Tra i top risulta difficile la ricerca di attaccanti subito determinanti, mentre c'è grande abbondanza tra difesa e centrocampo, per questo la squadra si presenta con un Ancelottiano 4-3-2-1 (in bocca al lupo mister, l'esonero al Bayern è solo un intoppo...

ci vediamo in azzurro dopo il mondiale) . Difficoltà anche nel trovare un degno portiere, sono pochi i nuovi numeri uno in serie A e tra Cragno, Szczesny e Gomis la scelta non può che cadere sul nuovo vice Buffon. Il polacco, nelle poche presenze, ha dimostrato qualità importanti dando subito l’impressione che non sarà un semplice portiere per la coppa Italia o per far riposare Buffon in 5 partite a stagione. La sorpresa sulla destra è rappresentata da Marusic, arrivato alla Lazio nel’ indifferenza generale il montenegrino sta ben sostituendo l’infortunato Basta. Terzino di spinta con già all’attivo un gol e 3 assist, not bad! Cambiamo fascia e cambiamo anche sponda della capitale trovando ovviamente Kolarov, probabilmente miglior acquisto della Roma di Monchi: arrivato per pochi spiccioli, subito calato nella realtà capitolina, un gol e tanti cross interessanti.

Dirige la difesa l’ex doriano Skriniar, alzi la mano chi si aspettava un giocatore subito così determinante alla corte di Spalletti. Lo slovacco ha conquistato tutti e ha relegato Miranda ad “anello debole” della difesa, ruolo occupato egregiamente da Murillo negli anni. Completa il reparto l’atalantino Palomino, ennesimo mister chi? arrivato alla dea e subito ha mostrato un rendimento importante minando alla titolarità della difesa dello scorso anno. La sorpresa che non ti aspetti davanti la difesa, Ruben Bentancur. L’uruguayano si è presentato a Torino con grandi aspettative, ma si sa che Allegri è sempre restio a buttare subito nella mischia i nuovi, soprattutto se si tratta di giovani e stranieri.

In questo caso invece, complici gli infortuni, Ruben ha trovato da subito molto spazio (titolare in entrambe le gare di Champions tra le altre presenze in campionato) mostrando una grande personalità e ampi margini di crescita. Nelle ultime settimane alla Roma ha avuto delle chance anche Pellegrini, canterano giallorosso tornato a casa non per fare la comparsa. Palloni recuperati, inserimenti, lanci ed assist. Perfetto vice, e post, Nainggolan. Completa il trio di centrocampo Matuidi, francese subito inamovibile alla Juventus: è esattamente il tipo di giocatore che serviva per tenere questo modulo alla Juve. Non ha avuto bisogno di presentazioni o di inserimento, gli è bastato vedere il campo.

Anche se all’Inter gioca più indietro, riportiamo, almeno virtualmente, Borja Valero sulla trequarti, anche per lo spagnolo ex Fiorentina il curriculum parla da solo, non serve aggiungere altro. Per l’altro trequartista la scelta è ardua, probabilmente i due più adatti sarebbero Bernardeschi e Thereau. L’ex viola ha avuto pochi, ma positivi, spezzoni ed una partita da titolare in cui è stato subito determinante. Il neo viola invece dopo due gol nelle prime di campionato all’Udinese è passato alla Fiorentina e si è piazzato nei 3 dietro Simeone: un gol, qualche assist e tanta corsa per la squadra. Per la continuità mostrata il francese merita il posto sulla trequarti. Infine l’attaccante, due gol e tante spallate valgono lo scettro a Duvan Zapata.

L’ex Napoli viene da due discreti anni all’Udinese, nei quali ci si aspettava però più gol da lui, è arrivato alla corte di Giampaolo per il salto di qualità e per il mondiale, ovviamente!

Squadra TOP (4-3-2-1): Szczesny; Marusic, Skriniar, Palomino, Kolarov; Pellegrini, Bentancur, Matuidi; Thereau, Borja Valero (c); Zapata.

E tra i nuovi mister?

Sicuramente bocciato fin qui Bucchi, ci si aspettava moltissimo dall’ex Perugia ma il Sassuolo non sta di certo brillando. Inoltre paga alcune scelte di mercato: Berardi e Politano volevano andar via, e dovevano. Non convince ancora nemmeno Pioli in quel di Firenze che ha ereditato una squadra falciata dal mercato e con ancora troppe scommesse in rosa (soprattutto in difesa).

Voti molto alti invece per Spalletti e Di Francesco. Sapevamo già tutti che Spalletti avrebbe subito fatto crescere una squadra già buona come l’Inter, che è stata integrata inoltre con acquisti molto intelligenti. Di Francesco invece è arrivato tra gli scetticismi generali, ma sta conquistando tutti. Se sarà bravo a mascherare l’assenza di Salah e ad inserire Schick, allora avrà vinto il suo personalissimo scudetto.