La sconfitta di ieri rimediata dalla Nazionale italiana per 1-0 contro la Svezia alla Friends Arena di Stoccolma (rete di Johansson al minuto 61'), ha mostrato ancora una volta i limiti della squadra allenata dal ct Giampiero Ventura, che non ha mai davvero impensierito la squadra scandinava, più veloce nelle azioni e più aggressiva nel pressing. Se l'Italia non dovesse centrare la qualificazione, sarebbe la prima volta dopo il fallimento del 1958.

Occhi puntati sulla gara di ritorno di lunedì

Nella gara di ritorno, che si disputerà lunedì 13 novembre allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano, alle ore 20.45, è di conseguenza richiesto un deciso cambio di marcia.

In vista della gara di ritorno la formazione titolare deve essere inevitabilmente modificata. Analizzando la partita si nota come il punto più debole della squadra azzurra sia senza dubbio il centrocampo, lento e incapace di offrire più occasioni da gol agli attaccanti. Marco Verratti, che continua a non incidere con la nazionale, è squalificato e sarà probabilmente sostituito da Jorginho o Roberto Gagliardini, ma c'è anche la possibilità di vedere in campo Alessandro Florenzi come interno di centrocampo, considerando la sua duttilità. Dovrebbero invece essere confermati Daniele De Rossi, Matteo Darmian, Marco Parolo e soprattutto l'insostituibile Antonio Candreva, uno dei migliori al momento.

La difesa dovrebbe restare inviariata e sarà quindi composta da Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, oltre al portiere Gigi Buffon. L'altro punto di domanda riguarda il reparto offensivo che nella partita d'andata è stato composto da Ciro Immobile e Andrea Belotti i quali non sono mai stati davvero pericolosi (unica vera occasione un colpo di testa dell'attaccante del Torino con la sfera che è terminata di poco fuori alla destra di Robin Olsen).

Al posto di uno dei due potrebbe giocare Simone Zaza nel caso in cui dovesse risolvere il problema al ginocchio. Le validissime alternative sono Lorenzo Insigne, che con le sue rapide giocate potrebbe mettere in difficoltà la lenta e rocciosa retroguardia svedese, e soprattutto l'italo-egiziano Stephan El Shaarawy, che nelle ultime uscite con la maglia della Roma ha dimostrato di essere in un momento di forma strabiliante.

Le parole di Tavecchio

Il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, in un'odierna intervista, ha comunque dichiarato di essere convinto che la nazionale si qualificherà ai Mondiali, affermando che "non è tempo di parole, la reazione in campo ci sarà". La cosa certa è che gli azzurri devono cambiare radicalmente gioco e mentalità per superare il turno e staccare così il pass per il mondiale in Russia del 2018.