L'Inter di oggi è un'altra cosa rispetto a quella della passata stagione. In pochi avrebbero scommesso che quella squadra protagonista di uno scialbo settimo posto potesse essere rivoltata come un calzino. In pochi e tra questi c'era Luciano Spalletti che, sin dal giorno della sua presentazione, aveva sottolineato quanto di buono ci fosse nella rosa nerazzurra.
Aveva chiesto cinque-sei innesti che potessero potenziare la rosa secondo le sue idee. Sono arrivati e non tutti, allo stato attuale, giocano in maniera stabile. Ciò che conta, però, è che adesso i nerazzurri giocano come un esercito invincibile, si concedono pochi fronzoli e stazionano stabilmente nei quartieri altissimi della classifica.
In molti ritengono e a ragione che gran parte del merito risieda nel vero top player del gruppo: il tecnico.
Discorso opinabile, ma non mancano le note insindacabili. Contro il Torino l'Inter, nel match, delle 12.30 potrebbe mettere in rilievo un aspetto interessante: per la quinta volta potrebbe essere schierato lo stesso undici titolare..
Non due indizi, ma cinque che fanno una prova del fatto che quest'Inter abbia un'identità precisa nei suoi titolari e allo stesso tempo qualche problema in una panchina meno affidabile rispetto alle prime linee.
Inter: Spalletti non cambia
L'Inter anche contro il Torino non abbandonerà il consueto 4-2-3-1 ed anche gli interpreti resteranno i medesimi. Davanti ad Handanovic, infatti, sarà schierata una retroguardia composta da Nagatomo e e D'Ambrosio sugli esterni, con Skriniar e Miranda sugli esterni.
Davanti alla difesa certo l'impiego della diga formata da Gagliardini e Vecino, mentre è ormai consolidata la scelta di puntare su Borja Valero come trequartista con buona pace di Joao Mario e Brozovic. Nessun dubbio per gli esterni offensivi Perisic e Candreva, così come per il centravanti: Mauro Icardi non può essere in discussione.
Inter: atteso grande ambiente
L'Inter è chiamata a giocare una grande partita per premiare la propria tifoseria. Sono, infatti, attese circa settantacinquemila persone per un match che non può non essere considerato di cartello e che si gioca in un orario scomodo per quelle che sono le abitudini italiane. Ottenere altri tre punti contro un avversario scomodo come i granata rappresenterebbe un altro segnale da inviare al campionato che inizia ad accorgersi dell'Inter, ammesso che non l'abbia già fatto.