In casa Milan si è riaperto un caso che sembrava essere stato chiuso una volta per tutte con il rinnovo fino al 2021. Dopo settimane di polemiche, lo scorso luglio con la firma sul contratto da parte di Donnarumma tutte le voci di mercato che lo vedevano lontano da Milanello sembravano essere state messe a tacere, almeno per qualche anno, ma il numero 99 dei rossoneri non si trova a suo agio tra i pali del Milan ed è passato, tramite gli avvocati di Mino Raiola, alle vie legali con il suo club. Questa volta la rottura sembra definitiva e il giocatore potrebbe essere ceduto.

Contratto senza clausola

La telenovela della scorsa sessione estiva di mercato si era conclusa con le firme sul contratto e l'ufficialità del rinnovo lo scorso 11 luglio. Molte squadre stavano seguendo il giovane portiere rossonero e l'agente del giocatore, Mino Raiola, premeva affinché fosse inserita nel contratto una clausola rescissoria variabile in caso dell'ennesimo mancato accesso in Champions League: 70 milioni con il Milan nei primi 4 posti al termine della stagione, circa 40, invece, con i rossoneri fuori dall'Europa che conta. Questa opzione era considerata inaccettabile dalla dirigenza rossonera, che preferiva non inserire alcuna clausola e decidere liberamente se e per quanto cedere il suo gioiello ad altri club.

A luglio i rossoneri vinsero il braccio di ferro e Donnarumma, insieme al fratello (che diventò il terzo portiere), firmò il rinnovo con il Milan per 6 milioni di euro all'anno, meno della metà di quanto aveva offerto il Psg.

La "violenza" del Milan

La firma mise a tacere stampa e tifosi che lo avevano additato come mercenario dopo i vari rifiuti al rinnovo e dopo alcuni episodi come il lancio di banconote in campo durante gli europei Under 21, tutto fu dimenticato.

Ma il rischio di vedere il giocatore relegato in panchina per un intera stagione era allora un'opzione concreta: senza rinnovo infatti si temeva di vedere il portiere rossonero da separato in casa per tutta la stagione 2017-18 e poi andare via a zero al termine del campionato. I legali di Raiola, secondo il Corriere della Sera, avrebbero chiesto l'annullamento del contratto per violenza morale a causa di gravi pressioni psicologiche che il portiere del Milan avrebbe subito durante il periodo che ha poi portato alla firma sul rinnovo.

L'obiettivo del procuratore e portarlo via da Milano a parametro zero, aumentando così il suo compenso e del suo assistito, pista, per il momento, poco probabile.

Cessione quasi inevitabile

In questi giorni Raiola e il Milan stanno cercando di trovare una situazione, ma anche questa volta i rossoneri sembrano essere in vantaggio e tenere il coltello dalla parte del manico: il club potrebbe obbligare il giocatore a rispettare il suo contratto o ignorare le richieste di inserimento della clausola e cederlo al prezzo che deciderà, ma tenere un giocatore controvoglia non è mai una scelta giusta e, proprio per questo, il giocatore potrebbe essere ceduto già a gennaio: Psg e Atletico Madrid sono al momento i club più interessati.

Da non dimenticare che la dirigenza rossonera potrebbe avere necessità di fare cassa e cedere Donnarumma per evitare un tracollo finanziario: la cessione entro giugno sembra essere ormai quasi inevitabile.