Delusione e rabbia in casa Milan. La svolta sportiva tarda ad arrivare e il nervosismo è alle stelle. Il cambio di panchina non ha dato la scossa adatta e il cammino in campionato dei rossoneri si sta facendo sempre più complicato. Dopo quattro mesi, la stagione del Milan può considerarsi praticamente già archiviata. L'unico che può salvare il salvabile è Rino Gattuso che però avrà il difficile compito di trovare una soluzione immediata ai problemi dei rossoneri. La sensazione, però, è che Ringhio sia solo un traghettatore fino al termine della stagione quando in casa Milan ci sarà l'ennesima rivoluzione societaria e sportiva.

I nodi per Gattuso

Il Milan è stato costruito 'male', la realtà è questa. Rino Gattuso dovrà gestire un gruppo di uomini che necessariamente dovranno trovare un amalgama in fretta. Sono diversi i nodi da sciogliere: dalla difesa alla conferma dei neo acquisti che ancora non hanno espresso il loro valore. Il punto principale, però, sarà la condizione atletica che ha registrato un dato pesantemente negativo: il Milan è al 19° posto in Serie A per km percorsi, solo il Torino tra le squadre medie ha fatto peggio. Nel breve periodo Ringhio potrebbe passare alla difesa a 4, soluzione poco gradita dal capitano Bonucci ma che per caratteristiche della rosa colmerebbe tante lacune. In mediana il neo allenatore del Milan ha l'importante compito di 'recuperare' un Biglia finora assente mentre nel reparto offensivo, c'è da escludere qualche big: Calhanoglu potrebbe farne le spese e salutare già a gennaio.

La svolta societaria

Nei prossimi giorni Marco Fassone incontrerà l'Uefa per avere una risposta sul 'Voluntary Agreement'. Non filtrano buone sensazioni su una risposta positiva da parte dell'organo di controllo per il Fairplay finanziario. La pista più percorribile attualmente è quella di aderire forzatamente al settlement agreement, soluzione che porterà a cambiare i piani per la prossima sessione di calciomercato.

A giugno il Milan dovrà cedere un big e in pole position, per sistemare i conti della società, c'è la cessione di Gigio Donnarumma che attualmente è l'uomo con più mercato (PSG e Real Madrid farebbero follie pur di averlo). Probabile anche le cessioni di Andrè Silva e come già detto quella di Calhanoglu.

Entro la fine della stagione, però, potrebbe arrivare un colpo di scena.

Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe un gruppo arabo interessato a rilevare il pacchetto di maggioranza del club di via Aldo Rossi. Gli arabi sarebbero affiancati da un gruppo americano vicino al mondo dell'edilizia (questo spiegherebbe la ripresa dei discorsi sulla costruzione dello stadio di proprietà). La nuova proprietà, insieme ai cinesi, potrebbero colmare il debito contratto con Elliott e rifinanziato dal fondo inglese Highbridge. La svolta societaria porterebbe ad una nuova rivoluzione sportiva con i ruoli di Fassone e Mirabelli in bilico. La rivoluzione porterebbe ad un nuovo cambio di panchina con Ancelotti e Conte in pole position per rilanciare definitivamente il Milan.