Termina con un pareggio il derby capitolino, posticipo della 32esima giornata del campionato di Serie A. Un palo, una traversa e un miracolo di Strakosha negano alla Roma la settimana perfetta, in un derby tirato, zeppo di errori e di stanchezza post europea. La lazio gioca meglio, ma concretizza poco e spreca troppo sotto porta. La Roma appare stanca e appesantita, ma anche sfortunata per i due pali presi nel finale. Alla fine, tutto sommato, il pareggio per 0-0 sembra un risultato giusto. Entrambi i team rimangono a pari punti al terzo posto in classifica, con un leggero vantaggio da parte giallorossa dovuto ad uno score migliore negli scontri diretti.

La squadra di Inzaghi ha il controllo del campo e del match per buona parte dei novanta minuti, finché non resta in dieci uomini a causa dell'espulsione del terzino Radu, allontanato dal direttore di gara, il Sig. Paolo Silvio Mazzoleni della sezione A.I.A. di Bergamo, per somma di ammonizioni. A mister Eusebio Di Francesco non resta che l'amaro in bocca per i due legni colpiti, il secondo in pieno recupero da Dzeko.

La cronaca del match

Inzaghi preferisce Felipe Anderson in campo da titolare al fianco di Ciro Immobile, lasciando seduto in panchina Luis Alberto. Il tecnico romanista, invece, ripropone il medesimo modulo di gioco e formazione iniziale della partita vincente di Champions League contro il Barcellona (squadra che vince non si cambia!).

Unico cambiamento è Bruno Peres titolare al posto di Florenzi. La Lazio gioca meglio sin da subito, soffocando con un pressing asfissiante gli avversari e tenendo alti ritmo e velocità di manovra. In un quarto d'ora Manolas e i compagni del reparto difensivo mettono - ben cinque volte - in fuorigioco i centro-avanti laziali.

La partita si impantana a metà campo, la gara si addormenta e le due compagini cercano - invano - di riuscire a trovare l'imbucata vincente. Il match è duro: partita maschia come è giusto che sia un derby sentito come quello di Roma: ben quattro i calciatori ammoniti e uno espulso (Radu).

Il secondo tempo

Nella seconda frazione di gara la musica non cambia: è la Lazio a fare la partita, la Roma si difende bene e cerca di infilare i padroni di casa in ripartenza.

Grandi occasioni ed emozioni per i giallorossi solo nel finale dei 90 minuti con una Roma che si riversa completamente nella metà campo avversaria alla conquista di tre punti d'oro. Dzeko sfiora il goal per ben tre volte in meno di un minuto, ma prima la parata di Strakosha, poi la traversa e il palo gli negano la gioia della rete. Un risultato giusto ma inutile lo 0-0. Se il campionato finisse oggi entrambe le società sarebbero qualificate alla Champions League del prossimo anno. A fine partita il presidente della Roma Pallotta ha dichiarato ai microfoni di Sky: 'Noi siamo tra le squadre più forti d'Europa'.