Alla Juve si sa che vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta. Nel calcio moderno questa affermazione, però, ha dei risvolti certamente differenti rispetto al passato. Oggi, infatti, il fatturato è il vero nucleo di ogni società, a prescindere che essa sia quotata o meno in borsa.
Ecco perché la Juve continua a seguire un certo tipo di politica
Da anni, ormai, la Vecchia Signora adotta un certo tipo di strategia, secondo cui prima di effettuare acquisti di un certo rilievo si effettua sempre almeno una cessione importante. Questo discorso si può documentare con quello che è accaduto negli ultimi due decenni.
Ricordiamo le cessioni di Baggio, Zidane e, ultimamente, quelle di Vidal, Pogba e Bonucci. Tutte operazioni fatte in nome del bilancio, il vero trofeo europeo che i bianconeri vincono ogni anno. Certo non il massimo per i tifosi, ma per la società questa è una questione fondamentale, visto che non ha uno sceicco o un Florentino Perez in grado di ripianare i bilanci e immettere denaro fresco nelle casse.
Chi sarà il sacrificato della sessione estiva di mercato?
I nomi che circolano al momento sono essenzialmente tre o quattro, ma due appaiono come i principali candidati a lasciare davvero Torino. Il primo indiziato, non foss'altro per il fatto di avere un buon mercato, sembrerebbe essere il brasiliano Alex Sandro.
Quest'anno il suo rendimento non è stato all'altezza rispetto a quello della scorsa stagione, ma nonostante tutto la sua quotazione di mercato resta sempre elevata. Si parte da una base d'asta di 50 milioni di euro, con la possibilità di potere arrivare fino a 60-70. Le pretendenti sono i due club di Manchester, il Psg ed il Chelsea.
Insomma, società in gradi di mettere sul piatto della bilancia cifre importanti, che potrebbero accontentare le richieste della Juve e la ambizioni del terzino brasiliano.
L'altro elemento che potrebbe essere sacrificato in nome del bilancio è Mario Mandzukic, che in estate aveva rifiutato un ingaggio faraonico di 15 milioni a stagione proveniente da un club cinese.
Le altre voci riguardano Paulo Dybala, che la Juve farebbe partire solo per cifre superiori ai 100 milioni, e Miralem Pjanic, richiesto dal Psg e da altri club, ma che i bianconeri paiono intenzionati a non cedere. Insomma, per gli ultimi due calciatori si potrebbero aprire trattative solo in case di offerte davvero importanti. L'idea del club bianconero è di impostare, con i soldi della prossima cessione, un mercato estivo di livello con due top-player in entrata e qualche altro elemento, magari giovane, per puntellare la rosa.