'Napoli spompato: altro che arbitri'. Una frase attribuibile al Capo della Lega Nazionale Anti-juventini (se mai ce ne fosse uno). E invece no. A pronunciarla è nientepopodimenoche il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in un’intervista concessa a Il Mattino e pubblicata stamattina dal quotidiano di punta del Mezzogiorno d’Italia. Il patron partenopeo, dunque, sembra gettare acqua sul fuoco delle polemiche che hanno caratterizzato la settimana calcistica dopo i ‘fatti’ di San Siro durante la partita Inter-Juventus, con l’arbitro Orsato finito nell’occhio del ciclone per la mancata espulsione di Miralem Pjanic e il rosso diretto a Vecino.

In più, De Laurentiis se la prende con il suo allenatore Maurizio Sarri: sotto accusa la gestione della rosa nell’arco della stagione.

'Andati a Firenze senza benzina'

Al Presidente del Napoli proprio non va giù lo scarno turn-over messo in campo dal Che Gue Sarri durante l’entusiasmante testa a testa con la Juventus: 'Hanno giocato sempre gli stessi' ha attaccato De Laurentiis, 'ad inizio anno abbiamo dovuto anticipare il ritiro per il preliminare di Champions League. Questo vuol dire che finirai prima la tua benzina. A meno di non utilizzare tutti i giocatori della rosa'. Insomma, secondo il numero uno della società partenopea Sarri avrebbe potuto far risparmiare molto di più il fiato ai suoi giocatori chiave in alcuni momenti della stagione.

A dimostrazione di ciò, De Laurentiis cita il caso Ghoulam, il fortissimo terzino sinistro condannato alla tribuna da due gravi infortuni: 'Se non avessimo avuto infortuni come quello avremmo mai scoperto uno come Mario Rui (il suo sostituto ndr)?' è la domanda retorica del Presidente.

'Campionato falsato per l’arbitraggio di Inter-Juve? Non credo'

Il patron azzurro insiste poi sulle polemiche dopo Inter-Juventus: 'Campionato falsato da quell’arbitraggio? Non credo. Sabato sono successe tante cose, ad esempio le scelte dell’allenatore dell’Inter non condivisibili'. De Laurentiis qui si riferisce ai cambi di Luciano Spalletti durante il match.

In particolare, quello di Santon entrato al posto di Icardi, da molti indicato come la spada di Damocle sulla disfatta nerazzurra.

La questione Sarri: 'Se va via vuol dire che non ci crede'

Lapidario il commento sul toto Sarri e i dubbi in merito alla sua permanenza sulla panchina del Napoli: 'Se Maurizio se ne va vuol dire che non ci crede – puntualizza De Laurentiis – Comunque io guardo avanti'. Uno sfogo che potrebbe confermare le voci delle ultime settimane su un presunto, imminente e doloroso addio del condottiero partenopeo alla città che lo ha consacrato, di fatto, tra i grandi allenatori d’Europa.

Il Presidente infine, forse per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, non risparmia le tradizionali stoccate alla dirigenza della acerrima nemica Juventus: 'La sudditanza nei loro confronti c’è sempre stata – ha sottolineato – gli Agnelli è la famiglia più potente d’Italia, bisognava andare giù più pesanti con Calciopoli, invece non si è risolto niente'.