In attesa del verdetto in arrivo da Nyon, sede dell’Uefa, relativo alla partecipazione alla prossima edizione delll'Europa League, il Milan sta seguendo numerose piste per riuscire a risolvere il primo problema in cima alla lista. Stiamo ovviamente parlando di organizo e non è un segreto per nessuno: la squadra nel corso della stagione appena conclusa ha denunciato un'allarmante difficoltà in fase di finalizzazione. Uno dei primi obiettivi del Diavolo nella prossima sessione di Calciomercato, pertanto, è quello di dotare la squadra di un attaccante da 20 reti a stagione.
Tante piste da seguire per Massimiliano Mirabelli
Ma quali sono le piste seguite da Massimiliano Mirabelli? Sono tante e tutte incentrate su profili di calciatori affermati, che costerebbero al club meneghino non meno di 60-70 milioni di euro. Se la strada che porta ad Alvaro Morata sembra essersi messa in salita, quella che porta a Ciro Immobile avrebbe fin troppi ostacoli sul percorso. Il colpo di mercato sensazionale potrebbe essere rappresentato dall'arrivo di Gonzalo Higuaín, ma ciò comporterebbe con molta probabilità l'addio a Giacomo Bonaventura, un talento difficilmente sostituibile, che quest'anno è finalmente esploso, ma che nel caso di una trattativa intavolata con la Juventus per arrivare al bomber argentino potrebbe diventare una contropartita tecnica in grado di convincere la dirigenza bianconera ad ammorbidire le pretese (il valore di Higuain si aggira sui 70 milioni).
Stessa storia per quanto riguarda la via per Andrea Belotti, per il quale i rossoneri sarebbero disposti a cedere Patrick Cutrone più un importante conguaglio. Ma a quest'ultima ipotesi si sarebbe opposto fermamente Gennaro Gattuso che non vuol cedere il suo campioncino nemmeno per portare il Gallo a Milano. In effetti Cutrone è l'unico attaccante che, nella passata stagione, ha convinto tutto l'ambiente.
E allora, in attesa di sciogliere i nodi riguardanti André Silva e Nikola Kalinić, che potrebbero tentare una nuova stagione al Milan per dimostrare il loro reale valore, c'è da risolvere il problema riguardante Carlos Bacca da piazzare al giusto prezzo (almeno 15,5 milioni), senza dimenticare che il già citato Kalinić e Fabio Borini andranno riscattati (per un esborso complessivo vicino ai 26 milioni).
In mezzo a questa matassa, Mirabelli sta anche seguendo da giorni Timo Werner.
Un giocatore poco amato in patria
Il tentativo di portare Werner al Milan è stato ventilata una decina di giorni addietro, ma sta ora iniziando a circolare anche sulla stampa nazionale. Werner, classe 1996, gioca da due stagioni nel RasenBallsport Leipzig (RB Lipsia), durante le quali ha realizzato 42 gol in 77 partite. Il suo rendimento, però, va analizzato meglio: dopo una prima stagione con 21 gol in 31 partite, già durante la seconda stagione è tornato sui suoi precedenti livelli, con soli 13 gol n 31 partite, che salgono a 21 grazie alle 3 reti siglate nelle 6 partite giocate in Champions League e le 4 realizzate nelle 5 giornate di Europa League disputate.
Più magro è il bottino realizzato nei primi 3 anni in Bundesliga con lo Stoccarda: 103 partite giocate e sole 13 reti. Troppo poco, anche alla luce della giovane età di Werner in quelle tre stagioni, considerando che il giovane Cutrone è riuscito a segnarne di più in un solo anno con la maglia del Milan. Luci e ombre che dovrebbero essere ben valutate, visto che la valutazione del Lipsia si aggira attorno ai 70 milioni di euro e che il giocatore ha anche un problema di rendimento di fronte a platee troppo rumorose. Non è un segreto, infatti, che si sia fatto sostituire durante importanti partite perché non tollera l'eccessivo frastuono. E non è tutto: nonostante la giovane età lo renda uno dei talenti di maggior prospettiva per il calcio tedesco, le sue presenze in nazionale sono state accompagnate da tanti fischi.
Il motivo? Pare che i puristi del calcio teutonico non gli abbiano perdonato i commenti al suo trasferimento dallo storico Stoccarda al neo promosso Lipsia. In quell'occasione, Werner disse: "Lascio una squadra che ha grande tradizione per una che invece in futuro avrà grande tradizione". Sembra che questa frase carica d'ambizione sia stata mal digerita dai fanatici della tradizione, rendendo il giovane Werner antipatico al pubblico di Germania.
Nonostante ciò, c'è da ricordare come il suo nome sia stato accostato in primavera anche a un'altra grande squadra italiana, la Juventus, e se il giovane attaccante riuscisse a mettersi in evidenza al prossimo mondiale, c'è da scommetterci che troverà la fila alla sua porta.