Un fulmine a ciel sereno quello che si è scagliato sulla formazione del Chievo Verona. La "cenerentola" della massima serie, dopo anni di costante partecipazione al campionato di Serie A, sembra essere entrata in una spirale che potrebbe portarla gradualmente sulla strada della retrocessione, un declassamento già evitato durante la stagione appena conclusa con i risultati ottenuti sul campo ma che si potrebbe realizzare nei tribunali sportivi. Nel pomeriggio di lunedì la Figc ha comunicato il deferimento, da parte della Procura Federale, della compagine gialloblu per "plusvalenze fittizie", uno stratagemma che avrebbe permesso al club di acquisire in tempo utile i requisiti necessari per ottenere l'iscrizione al campionato.

Crotone, speranza di tornare in Serie A

In attesa che si possa consumare in tutti i suoi gradi di giudizio il processo sportivo, il Crotone, terz'ultima formazione dell'ultimo campionato, potrebbe rientrare inaspettatamente in gioco con un ripescaggio, in caso di condanna, con la massima sanzione prevista, del club clivense, accusato per il reato di responsabilità diretta e oggettiva. In questo senso, la società calabrese, per bocca del suo presidente, si è detta naturalmente interessata riguardo a questa vicenda. C'è da dire, ad ogni modo, che al momento l'ipotesi del ripescaggio dei pitagorici appare alquanto remota. Con il caso Parma ancora in sospeso e il possibile ripescaggio del Palermo, anche in Calabria si aprono nuove prospettive sportive che potrebbero portare la formazione rossoblu a disputare il suo terzo campionato consecutivo in Serie A.

Il comunicato del Chievo Verona

Dal canto suo, con una nota apparsa sulle sue pagine ufficiali poche ore dopo l'ufficializzazione del deferimento, il Chievo Verona si è detto totalmente estraneo ai fatti, sottolineando la correttezza dell'operato svolto durante il corso degli anni, ribadendo allo stesso tempo la massima fiducia e imparzialità da parte dell'organo giudicante.

Contro la società di Campedelli ci sarebbe, però, l'accusa di "aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie". La stessa accusa è stata mossa nei confronti di Giorgio Lugaresi, presidente del Cesena.

Una lunga e calda estate si profila all'orizzonte del calcio italiano, un pallone che sembra sgonfiarsi anno dopo anno tra scandali e processi. Un cambio di rotta sembra essere ormai necessario per tornare a rendere questo sport il piu bello e amato nella penisola italiana.