In Brasile era noto come 'Mazola', per la sua somiglianza con il mitico Valentino. In Italia ha fatto le prime fortune continentali del Milan, ha contribuito a portare il Napoli a lottare per lo scudetto ed ha vissuto una seconda ed inattesa giovinezza con la maglia della Juventus. Ha indossato le casacche di due nazionali, Brasile ed Italia. Con la selecao ha vinto il Mondiale di Svezia del 1958 nel quale era un atteso protagonista, prima di venire eclissato dall'astro nascente di un giovanissimo Pelé. Stiamo parlando di Josè Altafini: il fuoriclasse di Piracicaba taglia domani un traguardo importante, compie 80 anni.

'Il calcio mi ha reso libero'

Sorridente come sempre, smentisce ironicamente la sua età (ho 40 anni per gamba, dice). Nell'intervista rilasciata a La Stampa, Altafini parla a ruota libera di calcio, di ieri e di oggi, guardando ovviamente alla sua epoca, ma anche alla prossima stagione. In mezzo ci sono oltre 60 anni. "Il calcio mi ha reso libero, ho giocato al calcio in una grande epoca che rimpiango, ho fatto ciò che volevo fare". Un uomo, tante vite: dal calcio giocato alle radiocronache, alla TV. "Il mio modello sul campo resterà sempre Zizinho, mito dei miei tempi. Nelle radiocronache certamente Gerardo José de Almeida, in TV Bruno Pizzul: un grande professionista dimenticato troppo presto, in Italia l'età pesa più della competenza".

Nelle sue telecronache, invece, Altafini è rimasto famoso per l'espressione 'Golaço'. "Ma non è una mia invenzione, l'ho preso dalle telecronache sudamericane".

I grandi campioni, tra passato e presente

Ai recenti Mondiali di Russia tutti aspettavano le magie di Cristiano Ronaldo, Neymar e Messi. Il primo ha ben iniziato, ma è vistosamente calato nel proseguo del torneo, un vero flop le prestazioni del brasiliano e dell'argentino.

Ad Altafini viene chiesto di paragonarli ai campioni del passato. "Cristiano Ronaldo mi ricorda Eusebio, Neymar invece somiglia a Rivelino e Messi per me è il più grande di tutti i tempi". Ma come, più forte anche di Pelé? "Pelé era il più forte ed è stato il più vincente, ma nessuno ha mai avuto il talento di Messi". Il cronista gli ricorda che, però, Messi non ha mai vinto un Mondiale.

"Ma nemmeno Di Stefano o Cruijff, la classe non si misura a titoli".

'Mi auguro che l'Italia torni dove merita'

A proposito dei Mondiali di Russia, non si può non parlare dell'assenza pesante dell'Italia. "Purtroppo mancano i grandi giocatori, non c'è una squadra forte e mi auguro che Mancini si inventi qualcosa e che l'Italia torni dove merita. Balotelli può essere un leader, se Mancini crede in lui: ma deve ancora migliorare, in tutto". Infine uno sguardo alla prossima stagione, la Serie A italiana è dominata ormai da sette anni dalla Juventus che con l'arrivo di Cristiano Ronaldo fa ancora più paura. La speranza dei tifosi bianconeri è quella di tornare ad alzare la Champions. "Ronaldo aiuta a pensare in grande, ma una rondine non fa primavera". E infatti, a domanda secca su chi vince lo scudetto nella prossima stagione, Altafini risponde senza mezzi termini: "Lo vince l'Inter".