Sarà un giorno importante per la società Associazione Calcio Milan con il nuovo Consiglio d'Amministrazione, targato fondo Elliott. Il colosso americano ha ottenuto nei giorni scorsi, mediante il processo di escussione, il Milan dalla Rossoneri Sport Investment Lux, società veicolo di Li. Lo stesso fondo ha convocato Marco Fassone nella giornata di ieri in quel di Londra al fine di confermare, almeno per il momento, la posizione di amministratore delegato del club rossonero. Stessa cosa è valsa per il direttore sportivo e capo dell'area tecnica Massimiliano Mirabelli, allontanando di fatto il nome di Paolo Maldini.

Nella giornata di sabato 21 verrà convocata l'Assemblea degli Azionisti, all'interno della quale verranno ufficializzate alcune novità, a partire dal cambio di quattro degli otto consiglieri di amministrazione, tutti cinesi: Yonghong Li, David Han Li, Lu Bo e Xu Renshuo, imprenditore classe 1992 nato a Guangdong. All'interno di quest'assemblea verrà nominato come nuovo Presidente del Milan un certo Paolo Scaroni, amico legatissimo di Silvio Berlusconi ed attuale consigliere di amministrazione del club di Via Aldo Rossi dopo l'insediamento di Li.

Eni, Enel e Vicenza calcio, gli incarichi di Paolo Scaroni

Vicentino classe 1946, ha conseguito una laurea in Economia e Finanze presso l'Università Bocconi ed un master in Business Administration (M.B.A.) al Columbia University di New York.

Nel 1973 ha cominciato il suo percorso lavorativo presso la Saint-Gobain, un gruppo edile.

A partire dalla metà degli anni ottanta è stato vicepresidente della Techint, un'impresa industriale italo-argentina, la quale rimase coinvolto in una vicenda giudiziaria riguardo ad alcune tangenti versate al Partito Socialista Italiano per la centrale di Brindisi.

Scaroni è entrato nel mondo del calcio dal 1997 con l'acquisizione del Vicenza calcio, club della sua città natia. Qui il suo incarico da presidente è durato due anni, prima di essere nominato da Silvio Berlusconi come amministratore delegato dell'Enel (Ente nazionale per l'energia elettrica) nel 2002.

Dopo tre anni è passato all'E.N.I.

(Ente Nazionale Idrocarburi) nel medesimo ruolo, ribadendo i progetti stabiliti con l'Enel: concentrazione sul business energetico e rivalutazione delle energie rinnovabili quali vento e sole, integrando in particolar modo le aziende.

Paolo Scaroni è rimasto coinvolto in alcune vicende giudiziarie, dalle 'Mani Pulite' del '92 all'inquinamento del delta del Po con la centrale di Porto Tolle del 2006, passando per le tangenti alle società Saipem e varie corruzioni internazionali. Ora sarebbe pronto per intraprendere il cammino da presidente, questa volta nel Milan.