Sarà la madre di tutte le partite e da qui al 10 novembre, quando la 'Bombonera' ospiterà il match d'andata, a Buenos Aires non si parlerà di nient'altro. La sfida tra Boca Juniors e River Plate va ben oltre una semplice rivalità calcistica ed anche se la società moderna ha ormai appiattito il senso originale della contesa tra Milionarios e Xeneizes, l'atmosfera è quella di una battaglia, sempre e comunque. Cruenta sul campo, dove è severamente vietato tirare indietro la gamba, pena un 'marchio d'infamia' da parte dei propri supporters, acerrima sugli spalti dove la fantasia argentina non ha davvero confini e dove i cori e le coreografie delle tifoserie hanno ben pochi eguali.

In palio, oltre ai punti pesanti, ci sarà sempre la gloria che immortalerà i vincitori fino alla sfida successiva. Per il calcio argentino è il superclasico per eccellenza e quello che va in scena questo mese sarà il più importante in oltre cento anni di sfide. In palio c'è la Copa Libertadores, la Champions League del Sudamerica, il titolo continentale per club. Le due squadre si sono già affrontante nel massimo torneo sudamericano in passato, ma non è mai accaduto all'ultimo atto. Il calcio argentino è uscito rinvigorito dalla doppia sfida di Boca e River contro le brasiliane Palmeiras e Gremio, regalando al trofeo una delle finali più attese di sempre.

Dove vedere Boca Juniors-River Plate

Il fascino della sfida va ben oltre i confini argentini ed attraversa l'oceano.

Gli italiani non sono certamente indifferenti e, pertanto, sarà possibile anche nel nostro Paese assistere alla doppia finale di Copa Libertadores. La gara d'andata si disputa dunque il 10 novembre alle 16 locali (saranno le 20 in Italia) in casa del Boca Juniors, il match di ritorno va in scena allo stadio Monumental, la casa del River, sabato 24 novembre alla stessa ora.

Entrambe le partite saranno trasmesse in diretta streaming su Dazn e, dunque, disponibili su pc, smartphone e tablet. Un spettacolo imperdibile per tutti gli appassionati di calcio.

Precedenti e statistiche

Per citare tutti gli episodi che hanno animato la storia del superclasico di Buenos Aires non basterebbe un enciclopedia.

I due club sono nati agli albori del '900, il River Plate nel 1901 ed il Boca quattro anni dopo e la prima sfida ufficiale è quella del 24 agosto 1913, vinta 2-1 dal River. Da allora le due formazioni si sono affrontate 246 volte con 88 vittorie del Boca, 82 del River e 77 pareggi. Le reti realizzate dal Boca sono 323, quelle dei Milionarios sono 301. Nel 2018 ci sono già state due sfide, entrambe vinte dal River Plate con il punteggio di 2-0: la prima lo scorso 14 marzo valida per la Supercoppa argentina, disputata allo stadio 'Malvinas Argentinas' di Mendoza e la seconda in campionato alla Bombonera lo scorso 23 settembre. Relativamente alla Copa Libertadores le sfide sono 24 con 8 vittorie del River, 10 del Boca e 6 pareggi.

L'ultima è relativa al 2015, ottavi di finale, gara celebre per l'attacco del Panadero, ultras del Boca, ai danni dei giocatori avversari con tanto di spray al peperoncino. Episodio grave che decretò la vittoria a tavolino del River.

Schelotto vs Gallardo

Intanto è la sfida tra due tecnici profondamente diversi. Sulla panchina del Boca siede Guillermo Barros Schelotto, allenatore dallo stile moderno e pragmatico. Con la maglia gialloblu da giocatore (era centrocampista) ha vinto tutto ed ora vuole aggiungere un'altra pagina gloriosa al suo curriculum anche da tecnico. Nel 2016 era stato scelto da Maurizio Zamparini per allenare il Palermo, ma dopo meno di un mese tornò in Argentina perché l'Uefa non riconosceva il suo patentino da tecnico.

Allena gli Xeneizes dal 2 marzo dello stesso anno. Marcelo Gallardo è invece l'uomo della rinascita del River, ha preso le redini della squadra nel 2014, tre anni dopo la clamorosa retrocessione del club. Il suo calcio spregiudicato ed offensivo ha fruttato a 'La Banda' una Copa Libertadores, una Copa Sudamericana, due Recopas Sudamericane e due Coppe nazionali. Da giocatore era considerato una grande promessa del calcio argentino, soltanto parzialmente mantenuta. Per lui esperienze nella Ligue francese, Monaco e PSG. Schelotto in carriera ha vinto quattro volte la Copa Libertadores da calciatore ed è dunque a caccia di una doppietta già centrata dal collega che ha sollevato il trofeo sia da calciatore che da allenatore.

Rose a confronto: giovani talenti, vecchie glorie ed ex 'italiani'

Non è più il micidiale 'Apache' della Juventus, ma Carlitos Tevez sebbene non segni più come nella Serie A italiana, da quando è tornato al Boca dopo un'esperienza poco felice nella Super League cinese ha dato il suo apporto in termini di esperienza e carisma. Se il Boca ha conquistato questa finale lo deve anche al 34enne attaccante giramondo che prima della Juve era stato una stella dei campionati brasiliano ed inglese, frequentando inoltre entrambe le sponde di Manchester. Insieme a lui un altro ex protagonista del campionato italiano, Mauro Zarate, ex Lazio, Inter e Fiorentina. Quest'anno il suo passaggio dal Velez al Boca, alla luce della rivalità tra le due squadre, ha suscitato un polverone infinito di polemiche in Argentina (avrebbe addirittura rotto i rapporti con i fratelli).

In squadra anche Fernando Gago, ex Roma e Gino Peruzzi, ex Catania. Sulla sponda River Plate, invece, hanno militato nel campionato italiano Juan Quintero (Pescara), Lucas Pratto (Genoa) e Bruno Zuculini (Verona), senza lasciare il segno.

Citati veterani ed ex 'italiani', ci sono invece giocatori decisamente seguiti dai nostri club e dai top club di mezza Europa. Ad iniziare da Cristian Pavon, esterno d'attacco del Boca e della nazionale argentina, in grado di giocare indifferentemente su entrambe le corsie e grande protagonista dell'edizione 2018 della Copa Libertadores. A centrocampo, invece, Schelotto può contare sull'inesauribile Wilmar Barrios, colombiano, giocatore che ricorda tantissimo il brasiliano Casemiro.

Tra le file dei Milionarios, invece, sono tre i giocatori da tenere d'occhio: il terzino Gonzalo Montiel, il talentuoso centrocampista Exequiel Palacios e Rafael Borré, 23enne colombiano che in patria è considerato l'erede naturale di Radamel Falcao.

Palmares a confronto

Il Boca Juniors è la squadra che ha disputato più finali di Copa Libertadores insieme agli uruguaiani del Penarol: sono complessivamente 10 con 6 vittorie e 4 sconfitte. Gli Xeneizes si sono laureati campioni continentali nel 1977, 1978, 2000, 2001, 2003 e 2007. Il River Plate ha disputato 5 finali con 3 titoli vinti nel 1986, 1996 e 2015. In patria è quest'ultima ad essere in vantaggio, 36 titoli contro i 33 del Boca. A livello mondiale, invece, i gialloblu hanno vinto 3 Coppe Intercontinentali (1977, 2000 e 2003) contro 1 dei rivali (1986).