L'11 dicembre, a Fuorigrotta, è cerchiato in rosso già da qualche mese. E non perché segna due settimane esatte al Natale. In Inghilterra, invece, non immaginavano potesse assumere dei connotati così decisivi. A maggior ragione dopo l'esordio europeo del Napoli di Ancelotti a Belgrado contro la Stella Rossa, con uno 0-0 che aveva lasciato poca consapevolezza e tanto amaro in bocca ai partenopei.
Ma nel calcio, si sa, non c'è mai nulla di scritto. Gli equilibri sono talmente sottili che può succedere veramente di tutto. E allora, a poco meno di tre mesi di distanza dalla scialba notte di settembre in terra serba, gli azzurri ora sono padroni del proprio destino, pronti a giocarsi ad Anfield la partita decisiva per la qualificazione (diretta esclusiva sui canali Sky).
Hamsik e compagni avranno a disposizione due risultati su tre, ma potrebbe bastare anche una sconfitta qualora si dovessero verificare una serie di combinazioni favorevoli ai partenopei. In ogni caso, ai ragazzi di Ancelotti servirà una grande impresa.
Ad Anfield le partite non durano mai 90 minuti
Quella di domani non sarà una semplice partita di calcio, seppur tra le più importanti. Una notte ad Anfield Road è un'esperienza che difficilmente può essere compresa, e che conserva al suo interno una storia secolare. La Kop è una bolgia escandescente e "You'll Never Walk Alone" cantata a squarciagola da tutta Merseyside azzera la salivazione e fa tremare le gambe al mondo intero. Da queste parti, le partite non durano mai 90 minuti, e si gioca in undici contro dodici.
Il Napoli, però, ha dimostrato di essere pronto. E l'esperienza di un maestro come Ancelotti potrebbe essere la chiave per aprire le porte del paradiso.
4-4-2 puro e "ragnatela" per imbrigliare Salah
In casa Napoli le scelte sembrano fatte, e i dubbi sono davvero pochi. A difesa dei pali tornerà Ospina dopo l'esordio di sabato scorso di Alex Meret contro il Frosinone.
La linea difensiva sarà a quattro con Maksimovic e Mario Rui sugli esterni, ed il consolidato duo Albiol-Koulibaly al centro. Sarà il gigante senegalese a raddoppiare su Salah, il fenomeno dei Reds, dando man forte a Mario Rui.
In mezzo al campo, capitan Hamsik sarà affiancato dall'irrinunciabile Allan. Callejon e Fabian Ruiz (più di Zielinski) dovrebbero giostrare sugli esterni.
In attacco, spazio ai due "scugnizzi" Insigne e Mertens (quest'ultimo favorito per una maglia da titolare nonostante un Milik in grande spolvero), i quali proveranno a regalare un sogno a tutto il popolo partenopeo.
Le insidie, però, sono tante. Salah, infatti, è soltanto una delle bocche da fuoco della formazione inglese. Il tecnico Klopp sembra avere qualche dubbio di formazione: l'allenatore dei Reds dovrà fare a meno di Joe Gomez e potrebbe rinunciare anche a Lovren. A centrocampo, Wijnaildum contende il posto a Keita, mentre Mané, non al top della condizione, dovrebbe farcela ad affiancare Firmino e Salah nel tridente offensivo.
Due risultati e mezzo a disposizione per raggiungere l'obiettivo
Alla vigilia dell'ultimo turno della fase a gironi di Champions League, la classifica parla chiaro: il Napoli è in testa con 9 punti, seguito da PSG a 8 e Liverpool a 6. Dunque, tutto si deciderà all'ultimo respiro. I francesi per essere certi della qualificazione devono ottenere una vittoria in Serbia contro la Stella Rossa, obiettivo alla portata dei transalpini.
Gli azzurri, invece, forti della vittoria all'andata nella magica notte del 3 ottobre al San Paolo, giocheranno a Liverpool con due risultati su tre a disposizione. Anzi, due e mezzo. Il Napoli, infatti, è qualificato in caso di vittoria, pareggio e addirittura sconfitta con un gol di scarto con un risultato differente dall'1-0.
Sempre che il PSG faccia bottino pieno, ovviamente.
Insomma, tutto si deciderà negli ultimi 90 minuti in una cornice da sogno, per una notte da non dimenticare. Anfield chiama, Napoli risponde. Che lo spettacolo abbia inizio.