La Juventus 2018/2019 possiede un organico di lusso la cui punta di diamante è senz'altro Cristiano Ronaldo, ultimo colpo di mercato del duo Marotta - Paratici. Se CR7 quasi sempre si prende la scena, come ieri contro la Sampdoria alla quale ha rifilato una doppietta, dietro di lui ci sono attori coprotagonisti che fanno girare al meglio tutta la squadra. Uno di questi calciatori è Paulo Dybala, arrivato a Torino quattro anni fa dal Palermo. Nelle sue stagioni in bianconero è cresciuto sia umanamente che professionalmente, grazie alla società che lo supporta e lo sprona anche nei momenti di difficoltà.

Onori e oneri della maglia numero 10

Nella stagione 2017/2018 la Joya si è sobbarcato l'onore e l'onere di indossare la maglia numero 10, che ha onorato immediatamente a suon di gol. Ma in questa stagione l'argentino ha conosciuto momenti in cui le sue prestazioni non erano allo stesso livello degli anni scorso. “Faccia sacrifici nella vita privata: lui sa che ha una società che gli sta sempre vicino e quando ha bisogno può appoggiarlo”, ha dichiarato circa un anno fa Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus.

Dybala il 'tuttocampista'

L'ex Palermo è diventato un leader discreto che ha saputo accettare per il bene della squadra un ruolo più defilato dalla porta. La nuova posizione, in seno allo scacchiere tattico, non gli dà più l'opportunità di segnare così tanti gol.

Basti pensare che in questo campionato è andato a segno solo due volte a fronte delle 14 reti della prima parte della passata stagione. Ma il suo lavoro da "tuttocampista" (come lo ha definito Massimiliano Allegri) è essenziale per l'economia della squadra. Ieri ad esempio è stato lui ad innescare CR7 per il gol del momentaneo vantaggio e poi, durante tutta la gara, è andato sempre alla ricerca della palla anche nei reparti che non sono il suo habitat naturale.

Paulo ha capito che per essere un campione bisogna anche sacrificarsi per la squadra, accettando anche di essere meno appariscente, ma comunque determinante.

Allegri è contento delle prestazioni di Dybala, ma vorrebbe segnasse anche qualche gol in più. Al rientro dalla pausa, previsto l’8 gennaio, il tecnico livornese insisterà nel far decollare il feeling tra la Joya e CR7, in modo tale da cercare di incrementare la prolificità della squadra, che fino ad oggi spesso ha sofferto durante le partite, dovendo proteggere un misero 1-0 come nel caso, ad esempio, delle sfide con Roma, Inter e Sampdoria.