Lo sbarco di Cristiano Ronaldo sul pianeta Juventus ha sortito solo effetti positivi nella società, nei giocatori e anche in tutto il calcio italiano. L'ex Real Madrid, oltre a grandi introiti economici, ha portato una ventata di nuova mentalità nello spogliatoio. Il suo esempio di abnegazione è seguito dai suoi nuovi compagni. CR7 sta dando moltissimo all'ambiente bianconero, ma anche lui sta ricevendo tanto in termini di affetto, solidarietà e grande rispetto. Tutte le sensazioni e le aspirazioni del bomber lusitano sono manifestate nell'intervista rilasciata al quotidiano 'La Gazzetta dello Sport'.
La differenza tra la Juve e gli altri club
Il numero 7 bianconero esprime la sua felicità nel lavorare nel club di Agnelli perché vi ha trovato grande organizzazione e serietà. I compagni sono professionali e, allo stesso tempo, molto più umili rispetto ai colleghi dei suoi ex club. L'obiettivo prioritario degli uomini zebrati è non primeggiare, ma essere utili ai trionfi della squadra: 'Qui siamo una squadra, altrove qualcuno si sente più grande degli altri invece qui sono tutti sulla stessa linea, sono umili e vogliono vincere. Se Dybala o Mandzukic non segnano, li vedi comunque felici, sorridono', sottolinea il giocatore.
La Juventus per Cristiano Ronaldo differisce da Real Madrid e Manchester United per mentalità e per l'organizzazione.
Le squadre italiane mettono in primo piano la fase difensiva e si allenano più seriamente e duramente rispetto alle squadre sopra menzionate: 'In Italia le squadre si preoccupano più di difendere che di attaccare. In Spagna c’è più relax, qui siete più concentrati, seri, lavorate più duro'.
Il penta Pallone d'Oro è fortemente convinto che la Juventus ha una rosa prestigiosa e completa, ma non nega che i buoni giocatori come Marcelo, suo ex compagno al Real, sono sempre i benvenuti.
Comunque queste sono scelte che spettano solo alla società. 'Marcelo è forte, noi apriamo le porte ai buoni giocatori'.
La Champions si conquista con tranquillità
Nella decisione di scegliere la Juventus hanno influito la storia e la stabilità del club che ha conquistato sette scudetti consecutivi e due finali di Champions League negli ultimi anni.
Quando ha giocato da avversario, inoltre, ha pesato molto sulla sua scelta, la gratificazione che ha ricevuto dall'Allianz Stadium: 'La stabilità, l'approccio del presidente, i tifosi. Ora sono sicuro al 100 per cento che era la migliore opzione'.
CR7 si sente in grande forma e in grado di vincere un'altra Champions League, ma il calcio è uno sport collettivo per cui molto dipende anche dagli altri compagni. Comunque, per conquistare la 'coppa dalle grandi orecchie' occorre tranquillità e razionalità. 'La Champions non può essere una ossessione, bisogna pensarci con tranquillità', consiglia uno che di trofei europei ne ha vinti ben cinque dei quali tre consecutivi con il Real Madrid.