Si ritorna per amore o per riconoscenza, si ritorna sempre nei posti in cui si è stati bene o dove si ha la sensazione di aver lasciato qualcosa di incompiuto.
Potrebbero essere questi i motivi che hanno spinto Claudio Ranieri ad accettare la proposta della squadra della sua città e del suo cuore: la Roma. Un ritorno per l'appunto, dato che il tecnico romano si era già seduto sulla panchina giallorossa nelle stagioni tra il 2009 e il 2011, sfiorando uno storico scudetto nell'annata 2009-2010, quella invece passata alla storia per il Triplete dell'Inter.
La carriera da calciatore
Nato a Roma nel 1951, nella sua carriera da calciatore ha vestito le maglie di Roma, Catanzaro, Catania e Palermo nel ruolo di difensore. Gli anni migliori sono stati quelli trascorsi in Calabria dove divenne il il giocatore con più presenze in Serie A della storia del Catanzaro. Una volta terminata la carriera da calciatore, iniziò quasi immediatamente quella da allenatore.
Gli inizi
Dopo aver allenato la Vigor Lamezia e la Puteolana è sulla panchina del Cagliari che si fa notare al grande calcio, portando i sardi dalla Serie C alla Serie A in due anni. Conclusa l'esperienza positiva sulla panchina cagliaritana, passa al Napoli nel difficile periodo post Maradona. Con i partenopei resta due anni, tra il 1991 e il 1993 riuscendo ad ottenere anche una qualificazione in Coppa Uefa.
All'inizio della stagione 1993-1994 ad ingaggiarlo è la Fiorentina, è sicuramente il primo grande amore del Ranieri allenatore. Con i viola resta quattro stagioni, ottenendo una Promozione in Serie A e vincendo i primi due trofei: una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Una Fiorentina, quella, che vedeva in campo giocatori straordinari come Batistuta, Toldo e Rui Costa.
Gli anni all'estero
Terminata l'esperienza con i viola, Claudio Ranieri si trasferisce in Spagna per allenare prima il Valencia e poi l'Atletico Madrid. Nella sua avventura in terra iberica, sicuramente positive sono le annate trascorse al "Mestalla" sulla panchina del Valencia con i quali vince la Copa del Rey. Nel 2000 cambia nazione e passa in Inghilterra al Chelsea.
Gli inglesi appena comprati dal magnante russo Roman Abramovic vogliono vincere subito, visto anche le grandi cifre spese dal nuovo proprietario. Ranieri pur rimanendo per quattro anni non riuscirà nell'intento, riuscendo a raggiungere una semifinale di Champions League e un secondo posto in Premier League come massimo risultato.
Il ritorno in Italia
Nel 2007, dopo dieci anni esatti dalla sua ultima panchina in Serie A, Ranieri fa il suo ritorno in Italia. Ad accoglierlo a stagione in corso è il Parma, clamorosamente invischiato nella zona retrocessione. Il tecnico romano in panchina e uno straordinario Giuseppe Rossi in campo riescono nell'impresa di salvare i ducali. Nella stagione successiva ad affidargli la panchina è la Juventus appena ritornata nella massima serie dopo i fatti di Calciopoli.
Con i bianconeri il tecnico romano si posizione due volte terzo prima di essere esonerato. Nel 2009-2010 finalmente arriva la chiamata più attesa: quella della Roma. Sappiamo tutti come andò a finire con quella strepitosa rimonta sull'Inter, vanificata da un secondo tempo irreale giocato in casa contro la Sampdoria che costò lo scudetto.
Dal sogno alla leggenda
Terminata l'avventura romana e archiviate alcune esperienze non esattamente entusiasmanti sulle panchine di Inter, Monaco e Nazionale greca nel 2015 Claudio Ranieri accetta l'offerta del Leicester City appena promosso in Premier League e torna in Inghilterra. Un perdente di successo, questa era l'opinione di molti nei riguardi del tecnico italiano.
Ranieri, invece, in un'annata irripetibile scrive insieme ai suoi giocatori la più bella storia del calcio moderno. Le potenze inglesi costituite da Manchester City, Manchester United, Chelsea, Arsenal, Tottenham e Liverpool non possono far altro che arrendersi davanti alla cavalcata dei ragazzi del Leicester che tra lo stupore ed incredulità generale a fino anno si laureano Campioni d'Inghilterra. Claudio Ranieri è l'artefice dell'impresa, a 64 anni riesce così a vincere il suo primo campionato, nella squadra e nel modo più incredibile possibile.
Il presente
Il resto è storia recente: nella giornata di oggi è arrivata l'ufficialità del ritorno alla Roma. Per cercare di terminare nel migliore dei modi una stagione che vede i giallorossi impegnati nella lotta per il quarto posto e perchè no, cercare di meritarsi una riconferma per la prossima stagione per provare a riaprire quel discorso interrotto quella sera di fine aprile di nove anni fa dalla Sampdoria .Claudio Ranieri non è più un perdente di successo, ma è un allenatore che ha dimostrato di saper vincere, soprattutto quando sembra impossibile farlo e, dunque, bentornato Mister. Bentornato a casa.