Altra bocciatura per il capitano granata, Andrea Belotti, lasciato ancora una volta a casa dal ct della Nazionale italiana Roberto Mancini in vista dei due prossimi impegni azzurri alle qualificazioni europee, rispettivamente contro Finlandia e Liechtenstein in programma per sabato 23 marzo allo stadio "Friuli" di Udine e martedi 26 marzo allo stadio "Tardini" di Parma. A differenza però del capitano granata, in Nazionale ci saranno i suoi compagni di squadra, ovvero Salvatore Sirigu e Armando Izzo, entrambi reduci da un'ottima stagione.
La crescita di Belotti
Il "Gallo" sta tornando a cantare con più frequenza e lo si sta vedendo nell'ultimo periodo. Andrea Belotti, che in questa stagione ha già raggiunto la doppia cifra, sta piano piano tornando ai livelli a cui ci aveva abituato. Ormai assente dal giro della Nazionale da quasi un anno, il "Gallo" vuole riprendersela a suon di goal, quelli che sono mancati a lui e al Torino di Walter Mazzarri nella scorsa e nella stagione attuale. Tante buone prestazioni, tanto impegno e tanta lotta, perché Belotti è un calciatore multiruolo e lo si trova a combattere e correre in tutte le zone del campo.
Altra bocciatura per il "Gallo"
Sembra averne risentito eccome, il capitano granata, a questa mancata convocazione da parte del ct della Nazionale Italiana, Roberto Mancini, che ancora una volta ha fatto questa scelta.
Andrea Belotti nell'ultima partita casalinga del Torino, contro il Bologna, è apparso molto deluso. Il capitano si è mosso poco, non correndo come al solito e sprecando due occasioni clamorose che avrebbero potuto regalare al Torino, quanto meno un pareggio, in una partita persa 3-2.
Belotti come Balotelli
"In tanti parlano, ma io devo fare delle scelte", queste le parole di Roberto Mancini alle domande sulla mancate convocazioni di Andrea Belotti e di Mario Balotelli.
Entrambi stanno crescendo partita dopo partita, ma non è ancora il loro momento. Il Ct vuole lavorare soprattutto su questo reparto ed è per questo che ha deciso di concentrarsi su questo reparto, per colmare le diverse lagune e sfruttando chi, in questo momento sta attraversando un buon periodo di forma e convince più, come il ritorno di Fabio Quagliarella, (capocannoniere del nostro campionato con 20 gol), di Lasagna, che rispecchia i standard del tecnico italiano e la prima convocazione di Moise Kean, a cui è stato dato più spazio nella Juventus di Massimiliano Allegri e che ha sempre risposto bene, anche con goal.