La possibile cessione del Genoa continua a tenere banco tra i tifosi rossoblu, scettici sulle buone intenzioni del presidente Preziosi di riscattarsi e pessimisti sul tanto atteso cambio ai vertici. Eppure in queste due ultime settimane sarebbero maturati alcuni contatti per la vendita del club. L'advisor incaricato, Assietta SpA, starebbe verificando con interesse la solidità di un soggetto desideroso di rilanciare le sorti del Genoa.

Preziosi apre al suo interlocutore, ma è pronto a restare

L'ultimo campionato è stato molto sofferto, per voltare pagina Preziosi ha promesso una squadra competitiva, obiettivo non semplice visto che la squadra andrà rifondata con investimenti corposi.

Per quanto riguarda la cessione del club, il presidente ha detto che qualcosa si sta muovendo ma anche che bisognerà aspettare qualche giorno per capire gli scenari: "Per la cessione stiamo verificando una situazione, qualcosa in effetti ci può essere", ha dichiarato ieri nel suo pranzo di lavoro a Genova.

Preziosi è tornato in città dopo la salvezza all'ultimo respiro del Genoa, ribadendo il desiderio di farsi da parte, qualora qualcuno di solido si facesse avanti. Primocanale Sport avrebbe già descritto l'identikit del possibile acquirente: un imprenditore italiano di 45 anni, che non rappresenterebbe un fondo ma un'azienda tradizionale. Preziosi vuole approfondire i contatti, si godrà ancora qualche giorno di disintossicazione dal calcio e poi se le cose dovessero prendere la piega giusta potrà finalmente sedersi attorno ad un tavolo col suo interlocutore.

Genoa: movimenti societari e tecnici

Anche altre emittenti locali assicurano che in questo momento ci sia qualcosa in pentola. Difficile azzardare una previsione, certo è che occorre un soggetto molto solido per farsi carico del Genoa, che ha sventato il tracollo economico mantenendo la categoria. Il Genoa in Serie A dunque può essere più appetibile per eventuali investitori, nel campionato cadetto paradossalmente un cambio di proprietà avrebbe rappresentato una scommessa, dal momento che la seconda divisione è oggettivamente una categoria meno attraente per questioni economiche e di appeal.

Il club più antico di Italia è rimasto in A e adesso può guardare alla cessione con un pizzico di fiducia in più, ammesso che ci sia la reale volontà della proprietà di passare la mano. Nel caso in cui la manifestazione di interesse dovesse trasformarsi in una trattativa concreta c'è l'auspicio di tutto l'ambiente di chiuderla in tempi relativamente brevi.

Anche perchè c'è una squadra da rifondare, a cominciare dalla guida tecnica. Molto probabilmente non sarà Cesare Prandelli il prossimo allenatore, ma sfumato Leonardo Semplici occorre trovare una valida alternativa. I nomi più chiacchierati sono quelli di De Zerbi, Gattuso e Andreazzoli ma tutti e tre, per motivi diversi, non sembrano proprio alla portata. Più realistici, forse, le piste che portano a Igor Tudor, Davide Nicola e Sabri Lamouchi. Mentre questa mattina il sito calciomercato.it ha aggiunto alla lista dei candidati per la panchina del Genoa il nome di Stramaccioni.