La conferenza stampa di oggi, 18 maggio, ha di fatto mandato in archivio il connubio vincente Allegri-Juventus. Quando mancano ancora due partite al termine del campionato (ampiamente vinto matematicamente dai bianconeri per l'ottavo anno consecutivo), la dirigenza della società torinese sta cominciando a riflettere su colui che verrà chiamato a raccogliere l'eredità dell'allenatore livornese, con l'obiettivo di continuare sì a vincere in Italia, ma soprattutto di trionfare finalmente in Champions League.

Durante l'incontro con la stampa, il presidente Andrea Agnelli ha fatto chiaramente capire che al momento non è stata presa una decisione sul nuovo tecnico, dunque tutte le ipotesi sarebbero ancora valide per il futuro della panchina della "Vecchia Signora".

Ad oggi si potrebbero escludere dalla corsa Guardiola (che ha ribadito per l'ennesima volta di non avere alcuna intenzione di lasciare il Manchester City), Gasperini (dato ad un passo dalla Roma) e probabilmente anche Sarri, il quale sarebbe tentato da un'esperienza al Milan.

Dunque, stando a quanto riportato da Sportmediaset, la Juventus starebbe valutando soprattutto cinque profili, ovvero quelli di Pochettino del Tottenham (che ha ancora un contratto in essere fino al 2023 con la formazione inglese), di Antonio Conte (sempre in trattative con l'Inter, ma pronto ad un eventuale ritorno a Torino), di Sinisa Mihajlovic (che starebbe temporeggiando sul rinnovo di contratto con il Bologna proprio nella speranza di una chiamata dalla dirigenza juventina), di Didier Deschamps (CT della Francia campione del mondo 2018) e di Simone Inzaghi che in queste ultime ore starebbe guadagnando posizioni importanti rispetto ai colleghi.

Panchina Juventus: Simone Inzaghi potrebbe essere il prescelto

La Juventus già dalla primavera del 2018 sta seguendo con attenzione Simone Inzaghi, e pare che questa possa essere la volta giusta per concretizzare quest'interesse. Il tecnico piacentino sta concludendo un'annata altalenante alla guida della Lazio - condizionata soprattutto da numerosi infortuni - anche se è stato comunque capace di regalare alla squadra biancoceleste la Coppa Italia, conquistata mercoledì 15 maggio ai danni della sorprendente Atalanta di Gasperini.

Qualora dovesse essere contattato dalla dirigenza juventina, l'ex attaccante sarebbe pronto a salutare la capitale per fare un bel salto di qualità in carriera, ponendosi alla guida della dominatrice assoluta degli ultimi campionati di Serie A.

Tra le altre cose, non bisogna dimenticare che Inzaghi è legato da un bel rapporto di amicizia con Paratici e che conosce molto bene Nedved, poiché entrambi sono stati compagni di squadra ai tempi della Lazio.

Se fino ad ora il club di Agnelli non ha effettuato l'affondo decisivo è perché qualche dubbio è sorto sulla scarsa esperienza in campo internazionale dell'allenatore emiliano, un aspetto da non sottovalutare per una squadra che punta a vincere al più presto la Champions League.

Zidane: frecciata al Real Madrid

Non è un mistero che Zinedine Zidane piaccia molto al presidente Agnelli e alla dirigenza juventina. Infatti, prima che tornasse al Real Madrid a stagione in corso al posto di Solari, il tecnico francese era stato accostato alla "Vecchia Signora" in più di un'occasione. Tuttavia, le ultime dichiarazioni rilasciate dall'ex fantasista potrebbero aprire scenari inattesi.

Zidane, infatti, nella conferenza stampa che ha preceduto la sfida tra Real Madrid e Betis Siviglia, parlando della programmazione relativa alla prossima stagione e del mercato ha lanciato un messaggio chiaro al club.

Il 46enne transalpino ha affermato alla presenza dei cronisti che, in merito alle decisioni da prendere in campagna acquisti, pur lavorando in piena sinergia con la società: "Le decisioni spettano a me". Proseguendo nel suo discorso, il tecnico delle merengues ha aggiunto che se gli dovesse essere impedito di avere voce in capitolo sui giocatori da acquistare per rifondare la squadra, non avrà alcun problema ad andarsene.