Questo sarà l'anno zero per la nuova Inter. La società ha deciso di dare il via ad un nuovo ciclo affidandosi ad un nuovo allenatore, Antonio Conte. Il tecnico pugliese si è legato ai colori nerazzurri con un contratto triennale, fino a giugno 2022, a oltre nove milioni di euro a stagione più cospicui bonus che potrebbero far arrivar l'ingaggio a dodici milioni di euro complessivi. La squadra nerazzurra è già scesa in campo in tre occasioni in questo precampionato e si è subito intravista la mano del nuovo allenatore, nonostante l'emergenza in attacco, con i soli giovani Esposito, Puscas e Vergani, oltre a Longo, fuori dal progetto, a disposizione.

Conte stravolge l'Inter

Che Antonio Conte potesse essere l'arma in più di questa Inter per la prossima stagione era risaputo. Il tecnico, infatti, ha vinto o, comunque, fatto bene ovunque è andato. Il ciclo della Juventus, d'altronde, è partito con lui sulla panchina e anche in Inghilterra l'allenatore ha vinto una Premier League e una Fa Cup sulla panchina del Chelsea.

Nelle prime tre amichevoli sono arrivate già importanti indicazioni, soprattutto dall'ultima disputata contro la Juventus. Nonostante in attacco non ci fossero giocatori della prima squadra a disposizione (eccezion fatta per l'adattato Ivan Perisic), i nerazzurri hanno dominato il primo tempo contro i bianconeri. I cambiamenti sono stati notevoli, a partire dal passaggio dal vecchio 4-2-3-1 di 'spallettiana memoria' al 3-5-2, con una difesa sempre più granitica (lo scorso anno è stata la seconda meno battuta del campionato).

Evidente la volontà di cercare di costruire l'azione sempre dal basso con Handanovic diventato molto bravo in questi anni con i piedi. Non solo quello, visto che anche la verticalità è un tema ricorrente. Se è vero che si parte dal basso come lo scorso anno, infatti, è anche vero che adesso si cerca di verticalizzare immediatamente, senza giocare in orizzontale (cosa che succedeva spesso lo scorso anno).

Altri due elementi importanti della nuova Inter di Antonio Conte sono l'aggressività a tutto campo, in cui non si dà tempo all'avversario di ragionare sulla giocata, e il pressing alto, per recuperare subito palla e partire in contropiede.

Attacco: i nomi sono sempre quelli di Dzeko e Lukaku

Inter che, comunque, deve completare la rosa a disposizione di Antonio Conte.

Evidente la necessità di reperire due attaccanti, soprattutto dopo la bocciatura di Mauro Icardi. I nomi sul tavolo sono sempre quelli di Edin Dzeko e Romelu Lukaku. Su entrambe le trattative potrebbero arrivare importanti aggiornamenti nei prossimi giorni. Il club, infatti, vuole provare a regalare almeno uno dei due al proprio tecnico per il ritorno a Milano della squadra nerazzurra.