La Juventus è tornata a Torino ieri dall'estenuante tournée asiatica, e l'allenatore Maurizio Sarri ha concesso due giorni di riposo ai suoi giocatori per permettergli di recuperare le energie fisiche e mentali spese tra amichevoli ravvicinate e viaggi in aereo.

I lavori riprenderanno martedì, e alla Continassa ad aspettare i bianconeri ci sarà Aaron Ramsey, che non vede l'ora di allenarsi insieme ai compagni. Il centrocampista, acquistato a gennaio dall'Arsenal con la formula del parametro zero, a fine stagione ha rimediato nella gara di Europa League contro il Napoli un brutto infortunio ai flessori della coscia sinistra.

Questo problema l'ha costretto a seguire un programma di recupero personalizzato, impedendogli di partecipare alle amichevoli in Oriente. Il gallese ultimamente ha postato su Instagram dichiarazioni confortanti sulle sue condizioni fisiche.

La grande voglia di debuttare in bianconero

Ramsey, a causa delle sue condizioni fisiche, ad oggi è l'unico nuovo acquisto bianconero che non è riuscito ancora a esordire con la nuova maglia. Il 28enne, dunque, non vede l'ora che arrivi questo momento, anche se dovrà sgomitare per ritagliarsi uno spazio nell'affollato centrocampo dei campioni d'Italia.

La fretta di tornare in gruppo dell'ex Arsenal è condivisa "in toto" da Maurizio Sarri che, nelle prossime due settimane che separano la compagine torinese dalla terza sfida dell'International Champions Cup contro l'Atletico Madrid, è chiamato a valutare qual è l'assetto ideale da dare alla squadra.

Naturalmente questi giorni saranno propedeutici per inculcare nei giocatori quello che in Inghilterra hanno ribattezzato "Sarriball".

Il numero 8 bianconero vuole assolutamente partecipare a questa seconda fase di lavoro per capire quale potrebbe essere il suo ruolo in seno al progetto tecnico. Il ventottenne si esprime al meglio da trequartista, ma atleticamente e per forza d'urto può giocare pure da centrale, anche se per lo più è stato utilizzato da mezzala destra o sinistra nella mediana a tre o da incursore in quella a due.

Le caratteristiche di Aaron Ramsey

In Asia, il neo-tecnico juventino si è sempre affidato al 4-3-3 pur cambiando gli interpreti. Adesso però potrebbe sperimentare il sistema di gioco con il trequartista a supporto delle due punte, e Miralem Pjanic nel ruolo di vertice basso affiancato dalle mezzali Adrien Rabiot ed Emre Can.

Il gallese, durante gli undici anni di militanza all'Arsenal (intervallati da due prestiti al Nottingham Forest e al Cardiff City) ha stregato Arsène Wenger prima e Unai Emery dopo, ed ora punta a ripetersi con Sarri.

Il centrocampista è dotato di grande intelligenza tattica sia in fase di possesso che quando si smarca per ricevere palla dai compagni. Nell'ultima stagione, nonostante i ripetuti infortuni, ha totalizzato 2 gol e 6 assist, guadagnandosi l'etichetta di "super subentrante".