Dylan Teuns (Bahrain-Merida) ha conquistato la vittoria nella 6ª tappa del Tour de France, staccando il compagno di fuga Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) sulla ripida rampa finale di La Planche des Belles Filles. Ma l'italiano ha conquistato la maglia gialla.
La descrizione della tappa
Julian Alaphilippe, maglia gialla negli ultimi tre giorni, si aspettava una dura competizione nella tappa odierna, ma forse non si attendeva che una fuga sarebbe andata in porto. I corridori hanno corso per 160 chilometri dalla città orientale di Mulhouse fino a La Planche des Belles Filles, una stazione sciistica con una vetta di 1.500 metri.
Quest'anno il traguardo è stato fissato un ulteriore chilometro più in alto sulla montagna su un sentiero di ghiaia. La Planche des Belles Filles non è stata affatto la vetta più alta del Tour de France, ma la salita è un groviglio di tornanti che si sviluppa per 7 chilometri con una pendenza media dell'8,7%.
Giulio Ciccone maglia gialla, un orgoglio per tutta l'Italia
Ciccone ha dovuto accontentarsi del secondo posto, ma per lui c'è una grande consolazione sotto forma di maglia gialla, che è riuscito a conquistare nonostante una vivace resistenza di Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep). Avendo iniziato la giornata con 1 minuto e 43 secondi di vantaggio rispetto a Ciccone, Alaphilppe ha cercato di uscire dal gruppo dei contendenti della Grand Boucle nell'ultima difficile salita, ma ha perso la maglia gialla in virtù dei secondi di abbuono guadagnati da Giulio Ciccone.
Xandro Meurisse (Wanty-Gobert), si è staccato dal duo che si è conteso la tappa ed è arrivato terzo, ma tra i big è stato Geraint Thomas (Team Ineos) il migliore, che si è piazzato al quarto posto. Nel finale, lungo l'ultimo strappo, ha seguito e superato Alaphilippe nei metri finali della tappa, riuscendo a mettere alcuni secondi tra lui e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), e altri, tra cui Jakob Fuglsang (Astana) e il duo Movistar composto da Nairo Quintana e Mikel Landa.
Il danno è stato maggiore per due dei favoriti per un piazzamento al Tour de France, ovvero Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma) e Rigoberto Uran (EF Education First), mentre è stato più grave il ritardo accusato dall'idolo di casa Romain Bardet (AG2R La Mondiale), il quale ha perso un minuto.
Nibali e Aru arrivano vicini fra loro, ma lontani dai big
Era una tappa che doveva dare delle risposte sulle condizioni dei nostri portabandiera, Vincenzo Nibali e Fabio Aru. 'Lo squalo' per larghi tratti della tappa è sembrato brillante nelle prime posizioni, ma poi è rimasto senza compagni di squadra ed è crollato nel muro finale perdendo circa 45 secondi in pochissimi metri. Per quanto riguarda Aru, invece, con costanza ha cercato di salire del suo passo e a fine tappa è arrivato a ridosso di Nibali, a meno di 1 minuto dai veri favoriti del Tour de France.