Pjanic crea, Ronaldo conclude. La sintesi in numeri di Parma-Juventus 0-1 è questa, anche se alla fine a decidere tutto è Giorgio Chiellini. I bianconeri partono subito forte in campionato mettendo tre punti in cascina. Si inizia a vedere qualcosa della mano di Maurizio Sarri e i numeri lo confermano. Il possesso palla alla fine al 61% è controllato dai Campioni d’Italia che mettono a referto quasi il doppio dei passaggi degli avversari. La vittoria è meritata ma non è un dominio, il Parma vende cara la pelle e lo fa con qualità e personalità. A confermarlo il dato, molto raro, del maggior numero di parate di Szczesny rispetto a Sepe.

Parma-Juventus 0-1: la sfida in numeri

Parma-Juventus 0-1 non è stato un dominio assoluto dei bianconeri quindi. La sfida, anche secondo i numeri, è stata a tinte bianconere ma gli emiliani hanno detto la loro. La squadra di Sarri, guidata in panchina da Martusciello ieri, primeggia nel numero dei tiri (9-5) ma quelli nello specchio sono quattro per parte. I bianconeri prendono il volo quando si parla di occasioni da gol create (7-2) e corner (8-5) mentre i ducali arrivano ben tre volte al tiro dall’interno dell’area di rigore contro le due dei Campioni d’Italia.

Dalle statistiche emerge netta invece la differenza sul controllo della palla, il possesso alla fine è al 61% a favore di Pjanic e compagni che mettono insieme 448 passaggi contro il 258 degli avversari.

Buono il livello tecnico della gara se si pensa che la percentuale di precisione dei tocchi verso i propri compagni è in entrambi i casi sopra l’80%. La Juve però non è solo tecnica e gol, Chiellini e compagni hanno dimostrato grande voglia mettendo insieme 48 recuperi, dodici più del Parma. Infine i falli, la gara è stata tutto sommato corretta e, un po’ a sorpresa, a commettere più scorrettezze sono gli ospiti, 14 contro 12, che infatti hanno anche 3 ammoniti contro i 2 dei padroni di casa.

Ronaldo è già il trascinatore della Juventus

Parma-Juventus 0-1 alla fine l’ha decisa Chiellini ma, come spesso accade, la vera spina nel fianco della difesa di D’Aversa è stato Cristiano Ronaldo. Il portoghese crea ben sei occasioni da gol, più di tutti gli altri ventuno giocatori in campo, e primeggia sia nei tiri in porta (2) che in quelli che fuori dallo specchio (4).

CR7 è già in splendida in forma, gioca meno palloni dell’anno scorso, con 53 è il quarto della Juve, ma li sa trasformare in oro. Inoltre aiuta e non poco i compagni, tre i recuperi di palla durante la sua gara, solo Bonucci e Matuidi fanno meglio. La gioia del gol, bloccata ieri dal VAR, è solo ritardata.

In attacco è buona la prova di Douglas Costa che tocca ben 59 palloni e, insieme ad Alex Sandro è il giocatore più tartassato con 3 falli subiti. L’ala carioca è un furetto dal dribbling facile, a volte solo le maniere forti lo possono bloccare. Un po’ fuori dal gioco Gonzalo Higuain che tocca solo 34 palloni e non riesce mai a tirare in porta. Al Tardini l’argentino più che bomber è stato una sponda per i compagni.

Pjanic fenomeno a centrocampo

Dopo l’attacco è il momento di analizzare gli altri reparti bianconeri durante Parma-Juventus 0-1 di ieri. Il centrocampo è di proprietà di Miralem Pjanic che gioca la bellezza di 98 palloni, un'enormità visto che il secondo nella speciale classifica è Alex Sandro a 68. Il bosniaco distribuisce il pallone con un precisione scientifica, alla fine risultano sbagliati solo il 6% dei palloni toccati. E tutto questo lo fa correndo più di tutti: 11,7 sono i chilometri collezionati, solo Inglese del Parma fa meglio con 11,9.

Una gara gigante del regista a cui i bianconeri non possono proprio rinunciare, con buona pace del PSG che sta provando a corteggiarlo. Corre molto anche Blaise Matuidi (11,5 km) ma è poco nel vivo del gioco con soli 32 palloni toccati, il piatto forte per lui sono i recuperi ben 4, come Leonardo Bonucci.

Poche le indicazioni dei numeri dalla difesa anche se un dato è interessante. Il gioco della nuova Juve ha in Pjanic il suo fulcro ma spesso sono i terzini ad essere chiamati in causa. Al Tardini Alex Sandro e De Sciglio sono i due giocatori, dopo il bosniaco, che toccano più palloni 68 il brasiliano, 63 l’azzurro. Infine Szczesny, il polacco continua ad essere una sicurezza e questa volta effettua, caso decisamente raro, più parate del suo arrivo, 4 contro le 3 di Sepe.