Il Napoli nel secondo turno di Champions League deve dimostrare di essere una squadra con spessore europeo, deve essere capace di fare risultato, magari giocando anche male su un campo insidioso e con forse i primi rigori autunnali del nord europa. Al momento la squadra di De Lauerentis comanda il suo girone, dopo la bella vittoria di Napoli, con il Liverpool. Dopo il passo falso in campionato con il Cagliari, è arrivata una pronta vittoria contro un volitivo Brescia di Balotelli, ritornato al gol.
Genk-Napoli di mercoledì in Belgio è una partita di altri tempi, dal fascino retrò degli anni ’70, quelle partite che i nostri emigranti di prima e seconda generazione non avrebbero mai perso e che non perderanno nemmeno oggi, con la speranza di poter destinare ai padroni di casa i rituali sfottò.
Genk come tante cittadine belghe è piena di italiani e sopratutto napoletani.
È una partita che soprattutto il Napoli Calcio non deve perdere in campo, facendo risultato. Il girone è insidioso, il Napoli non può permettersi di replicare la brutta esperienza di due anni fa, quando di imbattuto, con 8 punti fu eliminato.
La partita del girone E si giocherà alle 18:45, il 2 ottobre nella Genk Arena, un catino raccolto e molto caloroso. Il Napoli gioca per i tre punti che gli darebbero, dopo due gare, una sorta di viatico per la qualificazione. Ancelotti potrebbe in attacco confermare l’ottimo Mertens e puntare sulla velocità di Lozano, sacrificando Llorente tenendolo caldo in caso di necessità. La vigilia è stata caratterizzata da una simpatica esternazione del presidente del Genk , Peter Croonen, rilasciata ad una emittente locale di Napoli che invitava, letteralmente, Ancellotti a non schierare in campo, gli ex della partita, Mertens e Koulibaly.
"Mertens ha tutto il tempo di battere ed eguagliare il record di Maradona, perché lo deve fare con noi", ha detto il giovane patron belga. A parte le dichiarazioni di rito, i belgi nel loro campo daranno sicuramente battaglia, il Napoli deve dimostrarsi una squadra di caratura, senza sbavature.
Le formazioni
il Napoli potrebbe schierarsi con il classico 4-4-2 con Meret tra i pali della porta; in difesa da destra, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e l’ottimo Mario Rui (potrebbe però cedere il posto a Ghoulam); sulla mediana, unico ed inamovibile, Callejon, Allan, Fabian Ruiz ed Insigne; in attacco Mertens e Lozano
il Genk potrebbe giocare con il classico ed offensivo 4-3-3 con Coucke in porta; sulla difensiva Mata, Dewaest, Lucumì e Uronen, a centrocampo Berge, Hagi (figlio dell’indimenticabile capitano della Romania) e Hrosovsky; in attacco il trio Ito, Bongonda e Samatta.