Uno dei giocatori più rappresentativi della Juventus passata, presente e futura è sicuramente Gianluigi Buffon che in una lunga intervista rilasciata ieri sera ai microfoni della trasmissione Mediaset "Tiki Taka" ha fatto il punto sul nuovo modo di stare in campo della squadra, sul peso dell'infortunio di Chiellini, e di altri argomenti personali. Innanzitutto il portiere ha sottolineato che l'assenza del capitano pesa quanto un'ipotetica mancanza di CR7: "Nella Juventus Chiellini ha lo stesso peso di Cristiano Ronaldo".
Nonostante l'indisponibilità del numero 3 bianconero, secondo l'intervistato, mano a mano che passano le settimane la squadra va cambiando pelle rispetto alla gestione Allegri.
Con Sarri si sta vedendo più palleggio e maggiore verticalizzazione, segno questo, secondo l'estremo difensore, che tra qualche mese la mutazione del gruppo sarà completa: "Credo nel giro di altri due mesi si vedrà la vera Juve di Sarri".
Parlando di Matthijs De Ligt, diventato titolare anzitempo per l'infortunio di Chiellini, il portiere pensa che il giocatore olandese si trovi in un momento in cui è vittima di episodi sfortunati, tanto da vederlo quasi come "perseguitato dalla nuvola di Fantozzi". Il pareggio rimediato a Lecce non preoccupa Buffon, perché la gara è stata comunque di alto livello: secondo lui le polemiche che seguono dopo i mezzi passi falsi dei top club sono ingiustificate.
L'anno al PSG e le antagoniste
L'ex numero uno ha raccontato che il suo trasferimento al PSG era nato dalla voglia di rimettersi in gioco in un club diverso. L'offerta economica e il ruolo proposto dai transalpini lo resero orgoglioso, per cui non poteva che accettare. Al termine dell'annata trascorsa sotto la Tour Eiffel, però il portiere ha sentito il bisogno di ritornare dai familiari e dalla sua famiglia sportiva, per cui ha convinto la dirigenza di Al-Khelaifi a liberarlo.
Quando la Juve gli ha offerto di tornare, quindi, non ci ha pensato due volte ad accettare.
Inter e Napoli sono, secondo Buffon, le antagoniste principali della Juventus in questo campionato. I nerazzurri sono temibili, soprattutto ora che sulla panchina c'è Antonio Conte, che essendo un grande motivatore riesce a tirar fuori il meglio dai suoi uomini.
I partenopei, secondo il portiere, rimangono in corsa anche se al momento hanno fatto qualche errore di troppo.
Buffon ha anche affermato di reputare inopportuno un suo ritorno in Nazionale perché in seno ad essa c'è un progetto giovane, dal quale lui si è tagliato fuori.
Infine, per l'intervistato è ancora presto per pianificare una carriera da dirigente bianconero, perché per il momento vuole sfruttare ancora la buona condizione fisica per continuare a giocare. Solo quando sentirà di non poter essere più performante, comunicherà alla dirigenza della Continassa il suo ritiro dal calcio giocato.