E’ un fiume in piena il nuovo patron della Fiorentina Rocco Commisso, che in pochi mesi ha prima effettuato una buona campagna acquisti, poi il proponimento che dopo l’anno di transizione, questo, la Viola lotterà per obiettivi sempre più prestigiosi, ed infine l’acquisto dei terreni a Bagno a Ripoli, dove sorgerà la nuova casa della Fiorentina. Intanto Nardella ha messo in vendita gran parte dei terreni della Mercafir proprio nella giornata di ieri, e tutti contenti, Fiorentina compresa, pronta a costruire lo stadio entro quattro anni proprio lì.

Commisso vuole trasformare tutta la Toscana in un feudo viola

La scelta di amichevoli contro il Livorno, la Pistoiese, l’Empoli (poi saltata) ed il Grassina non sono un caso, bensì Commisso vuole allargare a tutta la Toscana la fiorentinità, anche dove in passato c’era fin troppa rivalità nei confronti della squadra viola. Il Corriere Fiorentino parla delle strategie ad ampio raggio del tycoon italo-americano, come quella di portare la Fiorentina alla Fiera di Scandicci, da un’idea di Joe Barone ed applaudita dallo stesso Commisso, di installare un proprio padiglione e portare quattro giocatori della Fiorentina a questa fiera (Dalbert, Venuti, Ghezzal e Benassi hanno incontrato i tifosi viola e firmato autografi lo scorso giovedì 10 ottobre).

Firenze intesa insomma come area metropolitana e non solo come città.

La scelta di Bagno a Ripoli per la nuova sede della Fiorentina ed i campi di allenamento della Prima Squadra e di tutte le giovanili, in più per il calcio femminile viola, ne è la dimostrazione, ed ha letteralmente fatto innamorare Rocco Commisso, che da una certa posizione riuscirà anche a vedere dalla nuova sede viola la stupenda e magnifica cupola del Brunelleschi (quella del Duomo di Firenze).

Anche per la ricerca di nuovi talenti, si partirà dal chilometro zero, cioè dal territorio, prima di andare ad investire sugli stranieri.

Fiorentina: sembrava che anche lo stadio potesse essere costruito fuori Firenze

Per quanto riguarda il nuovo stadio, Commisso sta riscontrando gli stessi problemi dei Della Valle, ma il suo motto resta “fast, fast”, quindi potrebbe alla fine decidere di costruirlo a Campi Bisenzio, il Comune di quasi 50mila abitanti facente parte dell’area metropolitana di Firenze.

Commisso ha quasi 70 anni e non può aspettare i tempi della politica e burocrazia fiorentina. Nardella lo sa ed ha già affermato che farà di tutto perché lo stadio venga costruito a Firenze. Ma a Commisso delle parole importa poco, contano i fatti, ed il soggetto che gli garantirà i tempi più rapidi di costruzione sarà quello prescelto dal patron viola, che vuole riportare la Fiorentina nel salotto buono del calcio, tra le sette sorelle e per questo non è disposto a guardare in faccia nessuno, perché il nuovo stadio con annesse attività commerciali è la conditio sine qua non per crescere di fatturato e poter quindi investire di più in base al fair play finanziario. Per Commisso d’altronde, è tutta una questione di tempi, non geografica.

Ma, ecco il colpo di scena di ieri del sindaco di Firenze, della messa in vendita dei terreni Mercafir. C'è però di mezzo il mercato che avrà 20-24 mesi di tempo per essere spostato. Problema che a Campi non c’è, quindi al primo intoppo Commisso sarebbe di nuovo pronto a cambiare idea. E, secondo la Repubblica di oggi, da Campi Bisenzio dicono che per fare lo stadio dove oggi c’è la Mercafir "gli serviranno sei-sette anni almeno". Il quotidiano evidenzia la vera e primaria insidia: non si sa come reagiranno i grossisti del mercato.