Vittoria e qualificazione a Euro 2020 con tre turni d'anticipo per l’Italia di Roberto Mancini. Due a zero il risultato finale all’Olimpico di Roma contro la giovane Grecia di Van't Schip. In verde e poco brillanti per un tempo, Bonucci e compagni nella ripresa riescono a scardinare il fortino greco grazie al rigore di Jorginho e ad una pregevole giocata di Bernardeschi. Un successo che permette all’ex tecnico di Inter e Manchester City di arrivare ad un passo dal record di nove vittorie consecutive di Vittorio Pozzo. Il pass per gli Europei vale anche la certezza di giocare la partita inaugurale della rassegna continentale allo stadio Olimpico di Roma il 12 giugno 2020.
Ma non è tutto oro quello che luccica perché gli azzurri sono stati tutt’altro che brillanti per quasi un’ora ed hanno sciorinato qualche discreta giocata solo dopo aver sbloccato il risultato grazie ad una delle poche combinazioni della serata sull’asse Verratti-Insigne. Mancini ha preso nota e con il suo staff cercherà la soluzione migliore per aggiustare il tiro fin dalla prossima partita che vedrà l’Italia, martedì 15 ottobre, impegnata in Liechtenstein.
Le pagelle: male Chiesa prima dell'infortunio, Insigne provoca il rigore e si sveglia
Donnarumma 6,5: timbra il cartellino su una pericolosa conclusione di Koulouris nel primo tempo. Attento e puntuale nelle rare sortite greche.
D'Ambrosio 5,5: stringe i denti e resta in campo fino alla fine per amor di patria ma, probabilmente, il colpo incassato condiziona il suo rendimento.
Bonucci 6: gli avanti ellenici non gli creano particolari grattacapi così prova a dedicarsi alla fase offensiva sia con le sue sventagliate da metà campo sia provando a farsi valere nel gioco aereo senza però trovare lo spunto vincente.
Acerbi 6: risponde presente ogni qualvolta viene chiamato in causa. Affidabile, prenota un posto nella lista dei convocati per Euro 2020.
Spinazzola 6: più vivace in fase di spinta rispetto a D’Ambrosio ma qualche volta si fa sorprendere dagli esterni ellenici.
Barella 5,5: meno brillante rispetto ad altre occasioni. Contro un avversario chiuso e tignoso ci si attendeva qualcosa in più negli inserimenti e nella conclusioni dalla distanza. (87' Zaniolo sv: il tempo per ricevere l’applauso dei suoi tifosi allo stadio Olimpico)
Jorginho 6,5: implacabile dal dischetto, realizza il rigore che apre la strada della qualificazione.
Solito diligente metronomo, Mancini si fida ciecamente di lui e gli ha consegnato le chiavi del reparto nevralgico.
Verratti 5,5: spento e assente nel primo tempo. Dal giocatore del Psg ci si attende ben altra prestazione. Serve a Insigne il pallone che provoca il calcio di rigore ma ad Euro 2020 si spera di vedere un altro Verratti.
Chiesa 5: fin quando resta in campo si vede poco e nulla, un problema al flessore lo costringe ad alzare bandiera bianca. (39' Bernardeschi 6,5: si accende a sprazzi, trova il gol e chiude in crescendo la partita. Serve un gran pallone a Insigne che non riesce a siglare il tris).
Immobile 5,5: in azzurro, ma nell’occasione in verde, sembra trasformarsi e fa fatica a trovare la via della porta avversaria.
Nel 'suo' Olimpico non è neanche supportato dai compagni. Una sola occasione in tutta la partita, poco per uno con le qualità dell’attaccante della Lazio. (79' Belotti sv: vorrebbe spaccare il mondo ma nei pochi minuti in campo non riesce a lasciare il segno).
Insigne 6: si sveglia dopo un’ora, ma meglio tardi che mai. Provoca il rigore che sblocca il risultato, sfiora un gol da cineteca e viene disinnescato da Paschalakis nel finale di partita. Da uno dei leader del nuovo corso azzurro ci si aspetta molto di più.