Il derby Torino-Juventus in programma nel prossimo weekend sembra già scritto, con una Juventus prima in classifica a far visita ad una squadra in crisi di gioco e di risultati. Quest'anno anche per la coincidenza temporale con la festa di Halloween, la partita - volendo fare un'allegoria con il tormentone caro ai bambini - si potrebbe trasformare in un dolce epilogo salva crisi o in un brutto scherzo per tutto lo staff tecnico del Torino.
L’orgoglio granata
Quando il Torino era in crisi negli anni d’oro della squadra, compariva tra gli spalti un trombettiere che suonava la carica e magicamente Mazzola e compagni riuscivano a superare ogni ostacolo.
Negli anni ’70 il Toro aveva tra le sue fila giocatori come Pulici, Zaccarelli, C. Sala e Graziani, capaci di battere sovente la Juve nel derby. Ora la situazione non è delle più felici ma nonostante il divario tecnico importante i giocatori di Mazzarri daranno certamente l'anima anche per stringersi attorno al proprio allenatore, in un momento molto delicato sebbene il presidente Urbano Cairo abbia di recente deciso di ribadire tutta la propria stima nei conformi del tecnico.
Come arrivano le squadre
Il Torino è reduce dalla bruttissima e umiliante sconfitta di Roma con la Lazio. Il quattro a zero è un risultato pessimo e non è un’attenuante il fatto che sia maturato in trasferta, su un campo difficile come quello dell’Olimpico e con una squadra ritornata in forma grazie alla cura Inzaghi e al suo capocannoniere Ciro Immobile.
La Juve arriva al derby della mole con il primo posto in classifica, ma con un gioco che finora non ha convinto, prolifico si a livello di occasioni create ma ancora mancante nel portare concretezza e gol. Sarri ha comunque ritrovato Duglas Costa e spera di recuperare Pjanic e Higuain.
Le probabili formazioni
Il Torino potrebbe giocare con un 3-5-2 molto elastico: Sirigu in porta, difesa a tre con Izzo, Lyanco e Djidji, centrocampo a 4 con De Silvestri, Baselli, Meité, Lukic, e Ansaldi, in attacco Verdi proverà a creare gioco dietro all’isolato Belotti.
Mazzarri potrebbe però stupirci giocando addirittura con un 3-4-1-2 con Zaza insieme a Belotti.
La Juventus dovrebbe giocare con il 4-3-1-2: tra i pali il polacco Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt (o Demiral) e Alex Sandro in difesa; Emre Can o Khedira, Bentancur (se non dovesse recuperare Miralem Pjanić) e Matuidi sulla mediana, Bernardeschi dietro le due punte, in attacco Dybala e Ronaldo.