L'Atletico Madrid ha espugnato l'Anfield Road e, battendo per 3-2 dopo i tempi supplementari il Liverpool, ha compiuto l'impresa di eliminare i campioni d'Europa in carica dagli ottavi di finale di Champions League. Purtroppo però, lo storico successo dei colchoneros è passato in secondo piano a causa di un gesto di cattivo di gusto di Diego Costa che, in piena emergenza sanitaria, ha voluto "scherzare" indirizzando dei finti colpi di tosse verso i giornalisti che l'attendevano all'uscita dallo stadio al termine del match.

Il centravanti brasiliano naturalizzato spagnolo non è stato di certo uno dei grandi protagonisti della sfida di mercoledì 11 marzo.

Ha giocato dal primo minuto accanto a Joao Felix, ma non ha lasciato il segno. Infatti, le tre reti con le quali la squadra di Simeone è riuscita a superare il turno di Champions League sono state siglate da Marcos Llorente (doppietta) e dall'ex juventino Alvaro Morata.

Diego Simeone, resosi conto che il centravanti trentunenne non stava brillando in campo, ha provveduto a sostituirlo dopo circa un'ora di gioco con Llorente, quest'ultimo risultato poi decisivo per la vittoria dell'Atletico Madrid. Diego Costa ha dimostrato palesemente di non aver gradito la sostituzione, per poi prodursi nella sua ben poco apprezzabile ironia in tempi delicati come questi, e soprattutto nel giorno in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il Coronavirus come pandemia.

Scherzo di cattivo gusto di Diego Costa: tossisce per finta sui giornalisti

Le immagini del gesto di Diego Costa sono state diffuse in primis da El Chiringuito Tv, noto programma sportivo spagnolo. Nel video pubblicato su Twitter si vede chiaramente il centravanti che, dopo il fischio finale di Liverpool-Atletico Madrid, attraversa la zona mista dello stadio inglese per avviarsi verso l'autobus del suo club.

Mentre camminava, con i giornalisti su di un lato che aspettavano una sua qualche dichiarazione, il centravanti ha ben pensato di rivolgere dei finti colpi di tosse verso i cronisti, mostrando un sorrisino di scherno e a tratti beffardo.

In un periodo di emergenza sanitaria mondiale come questo, in cui quotidianamente si raccomanda alla popolazione globale di seguire determinate regole (tra cui tossire in fazzoletti monouso o portando la bocca verso il gomito) per tutelare la propria salute, non si fatica nell'affermare che Diego Costa non ha dato di certo un bell'esempio, nonostante forse il suo sia stato un tentativo (infelice) di sdrammatizzare sul tema.

E la tosse fasulla indirizzata ai giornalisti è risultata ancor di più fuori luogo perché giunta in una giornata (quella di ieri, 11 marzo) in cui dal mondo dello sport sono arrivate le notizie della positività al virus del cestista Rudy Gobert - che ha portato all'immediata sospensione della NBA - e di un collega di Diego Costa, Daniele Rugani, difensore della Juventus.