L'emergenza coronavirus sta condizionando soprattutto l'Italia dal punto di vista sanitario ed economico. Una situazione questo che ha inevitabilmente creato disagi anche nel mondo del calcio. La Juventus ad esempio, di concerto con i giocatori, ha deciso di ridurre l'ingaggio di quest'ultimi tagliando loro lo stipendio relativo alle prossime quattro mensilità. Una scelta importante anche dal punto di vista finanziario e che è servita ad alleggerire le spese in vista del bilancio d'esercizio di giugno 2020 (si parla di circa 90 milioni di euro risparmiati dalle casse bianconere).

A tal riguardo si è espresso anche l'ex amministratore delegato della Juventus Luciano Moggi. Intervistato da tuttojuve.com, l'ex dirigente bianconero ha sottolineato come la Juventus abbia anticipato tutti dimostrando per l'ennesima volta lungimiranza dal punto di vista societario. Moggi ha poi fatto una considerazione sul coronavirus confermando come non sia semplice per lui rimanere a casa in questi giorni: "Comunque è una cosa necessaria per la nostra salute e per quella dei nostri cari" ha chiosato sul tema del momento l'ex dirigente calcistico.

Tornando all'universo calcio, Moggi si è poi soffermato sull'attuale campionato disputato dalla Juventus facendo una considerazione anche sull'ex juventino Antonio Conte e sul Calciomercato che verrà.

'Conte è juventino da testa a piedi, era allenatore anche quando giocava'

"Il percorso della squadra di Sarri è positivo, prima in campionato e in Coppa Italia è in semifinale. Difficile che il mister possa riproporre il gioco espresso quando era tecnico del Napoli, alla Juventus le caratteristiche dei giocatori sono diverse" ha dichiarato l'ex dirigente bianconero iniziando a parlare della Juventus di quest'anno.

Secondo Moggi, Cristiano Ronaldo, Douglas Costa e Paulo Dybala amano tenere palla e saltare l'uomo, ecco perché il tecnico toscano non può promuovere il gioco visto all'ombra del Vesuvio con cui aveva incantato tutta Europa. In effetti Higuain o Mertnes, Insigne e Callejon, i tre dell'attacco di Sarri ai tempi del Napoli, presentano qualità del tutto differenti che molto si basano sugli inserimenti senza palla e sul creare spazi per l'arrivo a rimorchio dei compagni.

Spostandosi poi sui rivali della Juventus, Moggi si è soffermato su Antonio Conte, attualmente tecnico dell'Inter. Per Moggi l'impatto dell'allenatore pugliese nell'ambiente nerazzurro è stato buono ma non è mancata una stoccata all'amico-oggi rivale: "Conte è juventino dalla testa ai piedi, era allenatore anche quando giocava". Parole che attestano la stima profonda dell'ex amministratore delegato della Juventus nei confronti del tecnico pugliese ma che testimoniano anche una certa difficoltà nell'accettare il nuovo ruolo di Conte, leader della tanto odiata - per gli juventini - truppa dei nerazzurri.

Luciano Moggi sul mercato della Juventus

Moggi si è poi soffermato sul mercato della Juventus, confermando che l'acquisto di Kulusevski è utile soprattutto in prospettiva.

Quello di cui necessita però la Juventus, per l'ex dirigente bianconero, è rinforzare il centrocampo a tutto tondo: "Un giocatore che potrebbe migliorare il centrocampo sarebbe Milinkovic Savic" ha chiosato Moggi, evidenziando come il centrale laziale sia un giocatore molto completo che potrebbe garantire fisicità e tecnica alla mediana bianconera. Secondo l'ex direttore bianconero, Savic si integrerebbe tra l'altro perfettamente con il nuovo acquisto Kulusevski: "Con loro due il reparto sarebbe più autoritario, potrebbe difendere meglio e coprire la difesa. Negli anni scorsi si era la miglior difesa, quest'anno, no, il centrocampo fa meno filtro, le palle vaganti e le palle perse sono sempre degli avversari". Intervenire in mezzo al campo per ripartire insomma è la ricetta proposta da Luciano Moggi. Chissà che Paratici non abbia letto le sue dichiarazioni...