In questi giorni la pagina Instagram 433 ha avuto un ospite d'eccezione. Alex Del Piero si è raccontato in una diretta, soffermandosi su diversi argomenti. Dall'emozione della conquista del mondiale con la Nazionale italiana 2006, ai suoi trascorsi da bandiera della Juventus. L'ex capitano bianconero ha raccontato inoltre alcuni suoi aneddoti sulle esultanze, soffermandosi anche sugli scherzi nel periodo in cui è stato giocatore.
Il rapporto con Di Livio e i momenti più emozionanti della carriera
A proposito ha parlato del suo rapporto d'amicizia con Angelo Di Livio, con il quale ha giocato sia al Padova che alla Juventus.
Del Piero ha dichiarato: "Una volta in un precampionato volevamo fare uno scherzo. Eravamo in una piccola città di montagna, dopo cena siamo andati fuori per camminare, quando siamo tornati la nostra stanza era un inferno. Nessuno era dentro, sembrava che tutti dormissero ma erano solo le 10. Ognuno si chiuse dentro le proprie camere. Poi ci vendicammo".
L'ex capitano bianconero si è poi soffermato sul momento più emozionante nella carriera da giocatore professionista. Ha citato nello specifico la semifinale di Coppa del Mondo 2006 contro la Germania (vinta dall'Italia anche grazie ad un suo gol) e la doppietta al Bernabeu nel 2008 contro il Real Madrid in Champions con standing ovation finale al momento della sostituzione.
'Il miglior giocatore con cui ho giocato? E' dura dirne uno ma per l'evoluzione forse Zidane'
Sono tanti i grandi giocatori con cui Del Piero ha avuto l'opportunità di giocare e quindi ha dichiarato che è difficile scegliere quale sia stato il migliore.
A 433 l'ex capitano bianconero ha fatto i nomi di Peruzzi, Buffon, Baggio, Vialli, Zidane, Trezeguet, Vieri, Inzaghi, precisando poi: "E' dura dirne uno, ma per l'evoluzione forse Zidane. Ha iniziato molto giovane da noi dopo cinque anni è andato al Real Madrid, abbiamo visto il suo talento, è diventato un re".
Un piccolo aneddoto raccontato da Del Piero ha suscitato l'interesse dei follower.
Da bambino infatti sua mamma voleva che giocasse in porta così che evitasse di sudare eccessivamente. Fu suo fratello a convincerla che doveva giocare fuori, in quanto intravedeva in Alessandro già le doti che lo avrebbero portato a diventare uno dei giocatori più forti della storia della Juventus.
In merito al ruolo del portiere però, Del Piero ha dichiarato: "Mi divertiva, a volte l'ho fatto anche in allenamento, è un bel ruolo, cruciale".
Del Piero sull'esultanza con la 'linguaccia'
L'ex capitano bianconero ha poi raccontato una delle sue famose esultanze, quella della "linguaccia". Questo modo di festeggiare è nato perché Del Piero era fan di Michael Jordan e tuttora è un sostenitore degli All Blacks. La prima esultanza con la linguaccia avvenne contro l'Atalanta. Il gesto venne poi ripetuto da lì a breve contro l'Inter, quando segnò un gol decisivo su punizione.
A riguardo Del Piero ha dichiarato: "Non è un'esultanza offensiva, è un ragazzo che mostra passione e mostra la sua felicità per ciò che fa".