Il momento in casa Inter è sicuramente negativo, visto che i risultati stentano ad arrivare. Nulla è ancora perso, ma serve un netto cambio di rotta per non compromettere una stagione in cui c'erano grandi aspettative. In campionato i nerazzurri hanno raccolto 12 punti in sette partite, a meno cinque dal Milan capolista. In Champions League invece ultimo posto nel girone con soli 2 punti in tre partite, a meno tre dal Borussia Monchengladbach, primo nel gruppo B. A finire al centro delle critiche è il tecnico nerazzurro Antonio Conte e inevitabilmente cominciano a susseguirsi rumors su un suo possibile addio, che sembrava potesse arrivare già al termine della scorsa stagione, prima dell'ormai famoso vertice di Villa Bellini.
L'ombra di Allegri
Il futuro di Antonio Conte sulla panchina dell'Inter potrebbe essere legato ai risultati che i nerazzurri conseguiranno alla ripresa dopo la sosta per le nazionali. Dieci partite decisive tra campionato e Champions League, in cui non saranno ammessi altri passi falsi. Risultati negativi infatti potrebbero portare a un addio anticipato per il tecnico salentino che avrebbe potuto lasciare Milano già questa estate. Subito dopo la finale di Europa League contro il Siviglia infatti, l'allenatore aveva dichiarato che sarebbero state fatte le dovute considerazioni con il chiarimento arrivato poi a Villa Bellini.
Già in quei giorni si era parlato del possibile arrivo di Massimiliano Allegri e i suoi contatti con l'amministratore delegato dell'Inter Giuseppe Marotta (già suo dirigente negli anni in bianconero) non si sarebbero mai interrotti.
Il tecnico toscano è svincolato, visto che il suo contratto con la Juventus è scaduto a giugno, e per questo attende una chiamata con un progetto vincente e quello nerazzurro sembrerebbe convincerlo.
L'Inter di Allegri
L'eventuale arrivo di Allegri potrebbe rivoluzionare lo schieramento tattico dell'Inter: l'ex allenatore di Milan e Juventus potrebbe alternare il 3-5-2 al 4-3-1-2 e al 4-2-3-1, in modo da provare a rilanciare Christian Eriksen, che in questi primi mesi in nerazzurro non è mai riuscito ad affermarsi e a inserirsi pienamente nello scacchiere tattico di Antonio Conte.
Già alla Juventus Massimiliano Allegri aveva dimostrato di poter cambiare più volte modo di giocare, sia dal primo minuto che a partita in corso. Quando Conte lasciò la Juventus fu sostituito proprio da Allegri. Forse la storia potrebbe ripetersi all'Inter.