La partita degli uomini di Di Francesco è stata deludente sotto tutti i punti di vista. 0 gol a una delle peggiori difese del campionato, un gioco lento e macchinoso e troppe palle lunghe senza costruzione manovrata delle azioni. Il Torino ha incanalato la partita sui suoi binari e il cagliari non ha saputo reagire con carattere al gol di Bremer sugli sviluppi di un calcio d’angolo a pochi minuti dal fischio finale.
I possibili sostituti.
Per il dopo Di Francesco il nome più gettonato rimane Leonardo Semplici, ex allenatore della Spal in cerca di un incarico.
Inoltre nelle ultime ore si sono fatti i nomi dell'ex allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella e di Massimo Rastelli, vecchia conoscenza cagliaritana, che arriverebbe come traghettatore fino al termine della stagione in corso. Si fa largo anche l'ipotesi Roberto Donadoni.
L'allenatore pescarese è in bilico. A costare caro potrebbero essere i soli 5 punti nelle ultime 15 partite.
La rosa del Cagliari vanta tanta qualità, ci sono giocatori esperti vedi Godin e Nainggolan, talenti come Zappa, Pereiro e Joao Pedro. Cragno è un portiere di altissimo livello che avrà sicuramente la possibilità di giocare in un grande squadra in futuro. L’unica attenuante che va riconosciuta al mister è la mancanza di un regista in grado di far girare la palla in modo più rapido e di verticalizzare.
Marin è un buon giocatore ma non è un regista, così come il nuovo acquisto Duncan.
Nonostante questo il Cagliari, in questa prima metà di stagione, ha fatto troppo poco. Il rapporto tra qualità della rosa e qualità di gioco é nettamente al di sotto delle aspettative. Questo andamento potrebbe essere dovuto al poco tempo avuto per preparare la stagione a causa del prolungamento per il Covid19 della stagione scorsa La classifica aggrava la situazione e la società inevitabilmente cerca una soluzione che potrebbe dare una scossa e rilanciare la squadra.
Il match
Il Cagliari è sceso in campo con un 3-5-2, Cragno in porta, linea difensiva a 3 con Ceppitelli, Godin e Rugani, a centrocampo da destra verso sinistra, Zappa, Nandez, Marin e Lykogiannis, un po' più avanzato verso la trequarti Radja Nainggolan, in attacco Simeone e Joao Pedro. Il Torino di Nicola propone lo stesso modulo.
Sirigu confermato tra i pali, Izzo, NKoulou e Bremer centrali di difesa, Singo e Ansaldi rispettivamente sulla fascia destra e sinistra, Zaza e il capitano Belotti in attacco.
Nel primo quarto d'ora la partita è bloccata, si parte con una fase di studio. Al minuto 20 contropiede del Cagliari, Radja Nainggolan serve Simeone che è impreciso nel controllare la sfera. 2 minuti dopo ci prova Joao Pedro ma il suo tiro viene ribattuto da Armando Izzo. Da segnalare l'ammonizione di Lukic al minuto 26.
La prima occasione arriva al minuto 32, il solito Nainggolan serve con un bel passaggio il Cholito che calcia non trovando la porta, complice una deviazione del grande protagonista della serata Bremer. Il Cagliari è vivo e va vicino al gol del vantaggio con un colpo di testa del solito Simeone e con un tiro di destro di Marin.
Nel secondo tempo la partita risulta molto bloccata, il Cagliari non è sciolto in costruzione, il Torino si difende e riparte con il temibile gallo Belotti. Quando, a venti minuti dalla fine, mister Di Francesco inserisce Cerri per Simeone, il gioco palla terra che dovrebbe contraddistinguere la squadra si trasforma in continui rinvii in avanti alla ricerca della spizzata dell' attaccante che fa del gioco aereo il suo punto di forza.
La svolta arriva al minuto 76. Il Toro passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo, battuto dal nuovo acquisto Mandragora, con un incornata di Bremer che insacca alle spalle dell'estremo difensore Cragno. Dopo il gol il Cagliari cerca affannosamente il pareggio rischiando di subire il secondo gol su una ripartenza di Singo conclusa in porta da Belotti, questa volta Cragno si supera. Finisce 0-1 per i granata. Nicola rimette in carreggiata il Torino. Di Francesco a rischio.