Fiorentina, Benevento, Lazio, Milan, Genoa, Parma, Atalanta. Sette partite nel girone di ritorno: sette vittorie. Questo il ruolino di marcia dell'Inter di Antonio Conte nelle ultime settimane. 21 punti su 21 dal giro di boa e una sequenza di successi consecutivi quasi come gli otto trionfi di fila da fine novembre a inizio gennaio. Il pari di Udine l'ultima battuta d'arresto, con i nerazzurri a -2 dal Milan campione d'inverno. Quindi, il filotto, il sorpasso e il +6 sui cugini.

I numeri

L'Inter è in testa alla classifica di Serie A dalla terza giornata di ritorno e ha realizzato 62 punti in 26 partite di campionato.

All'andata dopo le prime sette gare i nerazzurri erano solo a quota 12, con un distacco già di cinque lunghezze dal Milan primo. Ma da quel pari di Bergamo dello scorso novembre l'Inter ha vinto 16 partite su 19: ha perso punti a gennaio con Sampdoria, Roma, Udinese. Per un bottino di 50 punti sui 57 disponibili. Ritmo che in giro per l'Europa si può vedere solo in Premier League con il Manchester City di Pep Guardiola.

L'Inter 2020-2021 di Antonio Conte ha superato la solita crisi invernale, dove negli ultimi anni i nerazzurri perdevano sempre punti e speranze di lottare per il titolo. Era successo anche all'allenatore salentino lo scorso anno con le sconfitte negli scontri diretti con Lazio e Juventus.

I punti in più rispetto alla settima di ritorno della passata stagione sono otto: 62 contro 54. Nemmeno nell'anno del triplete con José Mourinho i nerazzurri avevano fatto così bene.

Nella stagione 2009-2010 a questo punto l'Inter era sempre in testa, ma con 58 punti, quattro in meno di adesso. A fine stagione scudetto vinto a quota 82, cioè gli stessi punti fatti da Antonio Conte l'anno scorso.

Per vedere numeri migliori bisogna tornare al titolo dei record di Roberto Mancini nel campionato 2006-2007: 67 punti dopo 26 giornate, 97 a fine stagione. E a proposito di scudetti da primato, quello di Giovanni Trapattoni nel 1988-1989. Con i tre punti a vittoria, sarebbero stati 84 in 34 partite: all'epoca c'erano 18 squadre anziché 20.

La stagione

Mancano 12 partite alla fine di questo campionato e l'Inter può contare su un vantaggio di sei punti nei confronti del Milan, 10 sulla Juventus che deve recuperare la sfida con il Napoli, 12 sulla Roma e 13 sull'Atalanta appena battuta. Margine creato grazie anche ai successi negli scontri diretti giocati a San Siro: Napoli a dicembre, Juventus a gennaio, Lazio e Milan a febbraio, Atalanta lunedì 8 marzo: 19 partite vinte su 26 e un buon calendario da qui a fine maggio.

Ora arrivano le squadre contro cui all'andata l'Inter ha fatto otto vittorie di fila, a partire dal Torino, con in mezzo la trasferta di Napoli. A fine campionato i due impegni più delicati: la gara con la Roma a San Siro alla terzultima e quella a Torino con la Juventus alla penultima. Vedremo quanti punti farà l'Inter nelle prossime gare: se riuscirà ad allungare ancora oppure arriverà qualche battuta d'arresto che riporterà sotto le inseguitrici, Milan e Juventus su tutte. Il pallino del gioco è come ovvio in mano ai nerazzurri e al suo tecnico Antonio Conte.

Vincere il campionato per il salentino vorrebbe dire cinque titoli in sette stagioni, dopo i tre scudetti con la Juventus e la Premier League con il Chelsea.

La Serie A è l'unico traguardo ancora possibile per i nerazzurri dopo le eliminazioni in Champions League e Coppa Italia. Tornare a vincere dopo un pessimo decennio sarebbe anche la chiave per aprire un ciclo insieme che magari vada oltre alla prossima stagione, al momento l'ultima da contratto per Antonio Conte all'Inter. I numeri sono dalla sua. Entro il 23 maggio sapremo se avrà vinto.