La Juventus del nuovo ciclo targato Massimiliano Allegri non ha soddisfatto le aspettative. Nonostante il quarto posto e la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, conquistata nettamente in anticipo, la stagione del tecnico toscano si è rivelata deludente perché non è stato in grado di conquistare alcun trofeo. Dopo più di dieci anni, infatti, Chiellini e compagni non hanno aggiunto nulla nel palmares della società.

Sicuramente, molte scelte di mercato non hanno consegnato all'ex tecnico del Milan una rosa funzionale alle sue idee.

Soprattutto a centrocampo si sono verificate delle difficoltà che, nonostante l'arrivo di Zakaria a gennaio, non sono state superate. Difatti, l'oneroso investimento effettuato per Dusan Vlahovic non è stato abbastanza per alzare il rendimento.

Le delusioni di questa stagione vanno ricercate soprattutto nella produzione del gioco, totalmente assente secondo Antonio Di Gennaro. L'ex calciatore ha analizzato proprio questo aspetto durante un'intervista concessa ai microfoni de La Gazzetta del Mezzogiorno. "Resta una delusione nella proposta di gioco e nei risultati. Deve ripartire su basi diverse". Ha dettagliato l'opinionista televisivo.

Sconcerti difende Allegri dopo la stagione deludente

Sono a difesa di Massimiliano Allegri le parole di Mario Sconcerti.

Il giornalista del Corriere della Sera, tramite Calciomercato.it, ha spezzato una lancia a favore dell'allenatore che ha fatto bene ovunque si sia seduto. Risultano, infatti, essere infondate le critiche molto forti dei tifosi bianconeri che hanno caricato di responsabilità in maniera eccessiva il coach bianconero per non aver portato alcun trofeo.

"Non si può essere d’accordo con la squadra e l’allenatore solo quando vince. Essere tifosi quando si vince riesce a chiunque. C’è qualcosa di insopportabile in questa arroganza della vittoria, come se perdere due volte su undici fosse una ferita, questa insostenibile sopportazione di una sconfitta". Ha aggiunto Mario Sconcerti durante la sua intervista.

La Juventus sta vivendo un momento difficoltà dettato da un ricambio generazionale fisiologico e soprattutto gestito non al meglio. Alcune scelte si sono rivelate errate, come ad esempio gli investimenti per Arthur e Ramsey. La nuova politica degli Agnelli per ritornare ad essere vincenti sarà impostata sui giovani calciatori e, soprattutto, sull'abbassamento del monte ingaggi, caratteristica necessaria affinché i club inizino ad avere una struttura sostenibile dal punto di vista finanziario. Il mancato rinnovo di Dybala dovrebbe rappresentare l'inizio di un nuovo ciclo.