Durante l'inaugurazione dell'anno accademico 2023/2024 del Limec (Istituto universitario per mediatori linguistici), Fabio Capello ha affrontato alcuni argomenti relativi al calcio e alla leadership.

Presso la sala executive 1 di San Siro, alla presenza di circa 300 studenti, l'ex allenatore ha raccontato alcuni aneddoti riguardanti Zlatan Ibrahimovic e Van Basten, e poi si è soffermato sui suoi punti di riferimento quando era calciatore e poi tecnico.

Fabio Capello ha parlato di Ibrahimovic e Van Basten

Fabio Capello, riferendosi al periodo in cui ha allenato la Juventus, si è soffermato su Zlatan Ibrahimovic: "Ho preso Ibra alla Juve e non sapeva calciare o colpire di testa.

Guardate cos'è diventato". Ricordiamo che l'attaccante svedese fu acquistato dalla società bianconera nell'estate del 2004 al costo di circa 16 milioni di euro pagati all'Ajax.

Passando al Milan, su Marco Van Basten Capello ha rivelato: "Van Basten aveva il problema nella rincorsa durante le punizioni, me ne accorsi e la domenica successiva segnò proprio da punizione".

Il suo ritorno al Milan nel 1997-1998

Capello ha anche ammesso di aver commesso un errore importante nella sua carriera quando è tornato al Milan nella stagione 1997-1998, lasciando il Real Madrid. L'ex allenatore ha spiegato che la scelta di accettare l'offerta della società milanese è stata dettata da un gesto di riconoscenza nei confronti dell'ex presidente Silvio Berlusconi che nei primi anni '90 lo aveva scelto come tecnico rossonero per il dopo-Sacchi, aprendo un'epopea fatta di numerose vittorie tra Serie A e Champions League.

Oggi Capello si è detto pentito di quella decisione che lo portò a vivere un "campionato disastroso" con il Milan del '97-'98.

Sul tema della leadership, Capello ha sottolineato l'importanza di avere coraggio nell'affrontare le difficoltà; solo in questo modo è possibile raggiungere degli obiettivi importanti. Ha poi aggiunto che gli alibi sono le scuse dei perdenti.

Capello ha poi raccontato come reagiva dopo aver perso delle gare: "Quando facevo le riunioni dopo le partite perse prima sentivo cosa ne pensava il mio staff, poi ero io che decidevo come intervenire".

I modelli di Capello da giocatore e da tecnico

Fabio Capello ha svelato quali sono stati i suoi modelli di riferimento in carriera.

Quand'era calciatore seguiva Luis Suarez dell'Inter. Invece, da allenatore, ha avuto tre tecnici preferiti, ossia Giambattista Fabbri, Helenio Herrera e Nils Liedholm.

Capello non ha nascosto di aver avuto dei rapporti complicati con alcuni suoi ex calciatori. In particolare, ha raccontato di essersi scontrato con Gullit e Cassano. Riguardo Cassano, ha riportato un aneddoto risalente al periodo vissuto insieme al Real Madrid: "Prima di una partita si ordinava le patatine fritte. Era inaccettabile. Mi arrabbiai più con lo chef che con lui".

In una recente intervista al Corriere della Sera, Fabio Capello ha parlato della lotta scudetto 2023-2024, dicendo che l'Inter è la favorita, ma sottolineando come la Juventus possa dire la sua in campionato, non avendo l'impegno infrasettimanale delle coppe europee.