La qualificazione dell'Italia a Euro 2024 è ora ufficiale. Il pareggio 0-0 a Leverkusen contro l'Ucraina è sufficiente per assicurarsi il secondo posto nel girone, alle spalle dell'Inghilterra, che garantisce la qualificazione diretta ai campionati europei di calcio. Non è stata una vittoria, come il commissario tecnico Luciano Spalletti aveva detto di augurarsi, né una prestazione maestosa, ma l'obiettivo è stato raggiunto senza la necessità dei play-off di marzo. In Germania, la prossima estate, gli azzurri difenderanno quindi il titolo conquistato nel luglio 2021 a Wembley.
Il sorteggio dei gironi si svolgerà il 2 dicembre ad Amburgo.
Il primo tempo, alcune occasioni ma il risultato non si sblocca
Come previsto, nella formazione titolare il ct azzurro Spalletti ha cambiato quattro pedine rispetto alla vittoria di venerdì scorso contro la Macedonia del Nord (impiegando come titolari Di Lorenzo, Buongiorno, Frattesi e Zaniolo). L'Italia, scende in campo con un 4-3-3 e fine da subito provava fare la partita, ma l'Ucraina non lascia spazi, data la necessità di vincere per qualificarsi. Nonostante un discreto approccio degli azzurri, il desiderio di segnare allunga troppo la squadra, permettendo agli avversari di trovare spazi e rendersi pericolosi in più occasioni. Donnarumma si distingue con un grande intervento su Sudakov, mentre Frattesi e compagni non riescono a capitalizzare le varie occasioni create.
Nonostante il possesso palla azzurro, si arriva all'intervallo sullo 0-0.
Secondo tempo: per gli azzurri fiato sospeso fino all'ultimo minuto
Nella ripresa entra immediatamente Scamacca per dare un'arma in più all'attacco, ma è l'Ucraina che si rende maggiormente, pericolosa con più di una chance significativa.
Con ulteriori cambi da entrambe le parti e un finale avvincente, l'Italia riesce a contenere la pressione, e Donnarumma si esibisce in un altro intervento fondamentale su Sudakov al 90'.
L'ansia dei tifosi italiani culmina con una richiesta di rigore da parte dell'Ucraina al 92', ma il Var non interviene, lasciando spazio così alla gioia degli Azzurri per la qualificazione, dopo sei minuti di recupero.
Dopo la delusione della mancata qualificazioni ai mondiali del 2022, la nazionale azzurra può quindi tornare a giocare la fase finale di un torneo internazionale e, nello specifico, a difendere il titolo conquistato a Euro 2020.