Il girone C della Lega Pro sta vivendo giorni di grande incertezza a causa delle problematiche finanziarie che stanno coinvolgendo il Taranto e la Turris e che rischiano di portare all'esclusione dei due club dal campionato.

Secondo le ultime indiscrezioni il Taranto avrebbe utilizzato i crediti di imposta per il pagamento degli F24, ma questo potrebbe non essere sufficiente per evitare sanzioni. A rassicurare i tifosi tarantini è stato comunque nelle ultime ore il presidente in pectore Rinaldo Zerbo che si è detto sicuro della bontà delle azioni condotte dal club.

Più delicata ancora la contingenza della Turris, con i giocatori che stanno scioperando per il mancato pagamento degli stipendi.

È in questo contesto che la Covisoc si prepara a decidere il destino delle due società: il girone C potrebbe così passare da 20 a 18 squadre.

Taranto, impiegati i crediti di imposta

Il Taranto avrebbe impiegato i crediti di imposta per saldare gli F24 lo scorso lunedì, il tutto nonostante i crediti stessi potrebbero non essere considerati idonei per il pagamento delle ritenute fiscali e dei contributi obbligatori.

Se la Covisoc dovesse decidere che il versamento non è valido, il Taranto rischierebbe l’esclusione dal campionato.

Le rassicurazioni del presidente in pectore Rinaldo Zerbo

Le massime cariche del club pugliese, rappresentate dal presidente dimissionario Massimo Giove e dal presidente in pectore Rinaldo Zerbo, hanno comunque preso la parola nelle ultime ore mostrando una certa tranquillità: "La notizia è falsa, non vi è alcun riscontro da parte dell’ente preposto. Nelle prossime ore procederò con una querela per danno d’immagine. È la seconda volta che vengono diffuse informazioni false sul mio conto e su quello del Taranto Calcio", ha dichiarato Zerbo nel programma Il Salotto del Calcio, in onda su Antenna Sud.

"Abbiamo pagato noi come surroga e l’Agenzia delle Entrate ha confermato il pagamento con ricevute trasmesse alla Covisoc.

Ho pagato io per conto del Taranto. La Covisoc deve solo verificare la veridicità del pagamento" ha aggiunto sempre Zerbo.

Il caso della Turris, sciopero dei calciatori e dirigenti irreperibili

La situazione nella Turris è ancora più complessa: i calciatori, infatti, non ricevono gli stipendi da diversi mesi e hanno deciso di scioperare, disertando gli allenamenti. L'assenza di comunicazioni ufficiali, oltre alla sostanziale irreperibilità dei dirigenti, ha reso il clima ancora più incerto: soltanto la Covisoc (la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) potrà fare chiarezza. Novità sono attese nelle prossime ore.