È ufficialmente iniziata quest'oggi all'Allianz Stadium l'era di Igor Tudor, chiamato a risollevare una Juventus ferita dopo le sconfitte, tremende, patite contro Fiorentina e Atalanta.
Il tecnico croato ha iniziato al meglio la sua avventura grazie a un 1-0 firmato Kenan Yıldız.
Nel primo tempo la sblocca Yildiz
La Juve entra in campo aggressiva, decisa a rispondere subito sul campo alle critiche delle ultime settimane. Tudor disegna i bianconeri con un 3-4-2-1 offensivo, scegliendo Vlahovic come riferimento avanzato e affidandosi a Koopmeiners ed Yıldız a supporto.
Proprio il talento turco risponde presente fin dai primi minuti, facendosi notare per la vivacità delle giocate (alla fine sarà il migliore in campo).
La pressione bianconera cresce col passare dei minuti e dopo un paio di tentativi (più potenziali che altro) e una sostituzione forzata (out Gatti per infortunio, dentro Kalulu), arriva il vantaggio: al minuto 25 Vlahovic cerca di lavorare un pallone proveniente da una rimessa laterale (battuta velocemente su input di Tudor), la carambola favorisce Yıldız, che entra in area di rigore sull'out destro, aggira De Winter e a due passi da Leali scaglia il pallone sotto l'incrocio opposto rispetto al tiro.
Il Genoa cerca subito la reazione, guidato soprattutto dall’ex juventino Miretti: tiene molto il pallone e aggredisce subito la Juve per riconquistarlo in fase di non possesso ma non trova mai uno spunto pericoloso.
Si va all'intervallo sull'1-0.
Nel secondo tempo il Genoa crea una sola grande occasione, Juventus vicina al raddoppio in due circostanze
Nella ripresa, il Genoa alza il proprio baricentro e prova a mettere pressione alla Juventus, sfiorando anche il pari con Pinamonti al minuto 55: l'ex Sassuolo riceve un pallone da destra e lo gira al volo in area di rigore sul palo lontano, la palla sfila ad un passo dal legno alla destra di Di Gregorio ma termina sul fondo.
Nonostante gli ingressi di Malinovskyi ed Ekuban, il Grifone non trova più la via della porta avversaria e la difesa juventina resta attenta e sempre compatta.
Anzi, i tentativi di andare in gol li firma con maggiore decisione la Juventus: prima un potente colpo di testa di Kalulu su corner respinto da Leali, poi una conclusione forte ma centrale dal limite dell'area di Locatelli (Leali respinge anche qui) e infine un colpo di testa di Veiga sugli sviluppi di un corner che mette a lato a pochi metri dalla porta avversaria.
Proprio 10 secondi prima della fine, una fuga di Thuram porta al tiro Weah ma ancora Leali blocca sulla linea ed evita il 2-0.
Yıldız illumina, Tudor sorride ma sa di dover lavorare
La Juventus ha dunque trovato nel talento di Kenan Yıldız la chiave di volta di una partita delicata e complicata. Sicuramente positive anche le prove di Vlahovic, che ha lottato tanto e forse in qualche circostanza avrebbe meritato qualche calcio di punizione fischiato in più a favore, e Nico Gonzalez, che sulla fascia destra si è mostrato propositivo e dinamico. Soprattutto nel primo tempo.
In casa Genoa buone le prestazioni di Fabio Miretti e Pinamonti, ma al di là dei singoli è stato tutto il Grifone a suonare la stessa musica.
Dall'inizio alla fine la squadra di Viera ha impresso un pressing asfissiante che quasi mai ha dato tempo e spazio di manovra ai padroni di casa. Per Tudor una prima importantissima vittoria ma anche la consapevolezza di dover lavorare. E tanto.
Tabellino e ammoniti
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Gatti (dal 26’ Kalulu), Veiga, Kelly; Nico González (dall'82' Weah), Locatelli, K. Thuram, McKennie; Koopmeiners (dal 66' Conceicao), Yıldız; Vlahovic. Allenatore: Tudor
GENOA (4-3-3): Leali; Sabelli, De Winter, Vásquez, Matturro; Frendrup, Onana (dal 71' Malinovskyi), Masini; Zanoli (dal 63' Venturino), Pinamonti (dal 71' Ekuban), Miretti (dall'80' Thorsby).Allenatore: Vieira
Ammoniti: Khéphren Thuram, Weah (Juventus); Frendrup, Malinovskyi (Genoa).
Nella prossima giornata la Juventus giocherà a Roma contro i giallorossi guidati da Claudio Ranieri, il Grifone sarà invece di scena in casa contro l'Udinese.