La breve era Thiago Motta sembra essere vicina al capolinea. La Juventus avrebbe infatti deciso nelle scorse ore di esonerare il tecnico e cambiare subito guida. L'addio non sarebbe immediato ma dovrebbe concretizzarsi dopo la partita con il Genoa di sabato 29 marzo alle ore 18, salvo un risultato particolarmente positivo da parte dei bianconeri.
I motivi del possibile esonero di Thiago Motta
La decisione sarebbe stata presa, Thiago Motta potrebbe salvarsi solo in caso di vittoria e prestazione molto positiva contro il Grifone, anche se al momento non sarebbe facile far cambiare idea alla società.
Uno dei motivi dell'esonero sarebbero i recenti risultati, la Vecchia Signora arriva dalle due nette sconfitte con Atalanta e Fiorentina con sette gol al passivo e nessuna reazione in campo da parte dei giocatori. In questo momento la classifica dice: Juve quinta e fuori dalla Champions League, obiettivo però da non fallire per non perdere i ricchi ricavi della competizione per la prossima stagione e anche questo starebbe pesando e non poco sulla decisione della società. Infine ci sarebbe una rapporto già logoro con lo spogliatoio. Tre motivi che dovrebbero far scattare l'esonero, con conto da pagare per i bianconeri di circa 15 milioni di euro.
Mancini in pole per sostituire Thiago Motta
La Juve avrebbe scelto Roberto Mancini come nuovo allenatore.
L'ex Ct della Nazionale è un vincente, lo ha dimostrato portando sul tetto d'Europa gli azzurri, ma non solo, con i club ha quasi sempre raggiunto gli obiettivi stagionali, è successo con l'Inter e il Manchester City per esempio. I colloqui sarebbero partiti e avrebbero già portato a buoni risultati, il "Mancio" avrebbe accettato un contratto di soli quattro mesi con una clausola che farebbe scattare la sicura conferma automatica per l'anno successivo in caso di qualificazione alla prossima Champions League.
Gli altri candidati
Roberto Mancini è quindi il primo candidato per la panchina della Juventus. La formula dei quattro mesi di contratto sarebbe gradita anche dalla società che, in caso di mancato raggiungimento dell'obiettivo minimo stagionale, avrebbe poi le mani libere per cambiare ancora a fine stagione. Se l'ex CT dovesse fallire, il club potrebbe andare a cercare un nuovo profilo senza dover pagare tre stipendi per l'allenatore e in questo caso i profili sondati potrebbero essere quelli di Conte, Pioli e Gasperini.
La corsa alla panchina bianconera non è però del tutto finita, con Mancini deve essere trovata ancora un'intesa totale sul contratto e così non può essere accantonata la pista Igor Tudor. Il croato conosce l'ambiente ed è considerato un "sergente di ferro", capace di dare subito la scossa, almeno caratteriale, a un gruppo apparso svuotato nelle sue ultime uscite.
Infine c'è la suggestione Zinedine Zidane, ex campione che farebbe impennare immediatamente l'entusiasmo dei tifosi, ma la pista è difficile da percorrere. L'ex allenatore del Real Madrid sembra infatti essere pronto per guidare la Nazionale francese dopo il Mondiale del 2026 quando il ciclo Deschamps dovrebbe esaurirsi.