Nelle scorse ore l'ex calciatore Massimo Mauro ha parlato ai microfoni di Tutti Convocati di Roma-Juventus, cogliendo l'occasione per dire la sua su Kenan Yildiz, attaccante turco definito da Mauro un talento con poca classe.

Secondo invece quanto riferito a Radio Rai dall'ex bianconero Zbigniew Boniek, il calciatore classe 2005 dei bianconeri avrebbe un tocco di palla sopraffino e simile a quello di Michel Platini.

Juventus, Mauro: 'Yildiz ha talento e prospettiva ma non ha la classe'

L'ex calciatore Massimo Mauro è stato intervistato nelle scorse ore ai microfoni della trasmissione radiofonica Tutti Convocati e parlando del match finito 1 a 1 tra Roma e Juventus ha colto l'occasione per lanciare una stilettata al bianconero Kenan Yildiz: "Una bella partita, se le son date di santa ragione, ma occasioni da gol e robe fantastiche davanti non se ne sono viste.

Yildiz ha provato coi dribbling, lui ha tanto talento e prospettiva, ma non classe. Sicuramente nella Juve si è visto qualcosa di diverso".

Mauro, analizzando poi le mancanze della formazione giallorossa in attacco, ha sottolineato: "Dybala si assumeva tutte le responsabilità davanti e in quello ieri la Roma ha fatto più fatica. Comunque è entusiasmante il testa a testa per la Champions e per il campionato".

Juve, Boniek: 'Il tocco di palla di Yildiz mi ricorda quello di Platini e secondo me dovrebbe agire più centralmente'

Anche l'ex calciatore Zbigniew Boniek ha parlato di Kenan Yildiz ai microfoni di Rai Radio 1: "La Juve l'ho vista bene. Yildiz ha numeri per dare molto alla Juve, è un futuro crack.

Come tocca la palla, somiglia a Platini. Dovrebbe entrare più nel vivo del gioco, al centro, invece lo fanno giocare esterno".

Boniek ha poi commentato il match giocato fra Roma e Juve, dicendo che si è trattato di un bel pareggio anche se la partita nel complesso non lo ha entusiasmato. A suo avviso, nel calcio moderno tutte le squadre giocano allo stesso modo, privilegiando il possesso palla senza cercare troppo spesso la verticalizzazione.

Per il polacco, il momento più interessante dell'incontro è stato l’inizio del secondo tempo, quando è entrato Shomurodov: con la presenza della seconda punta, la Roma ha infatti iniziato a verticalizzare di più mentre nel primo tempo la Juventus ha tolto alla squadra di Ranieri la possibilità di gestire il possesso.

Boniek ha poi osservato che, giocando con la difesa a tre e concentrandosi solo su Vlahovic, la Roma ha lasciato alla Juve superiorità numerica in molte altre zone del campo, una situazione che i bianconeri hanno sfruttato con grande intelligenza nella prima frazione.