Il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini si è presentato ufficialmente in conferenza stampa nella giornata di oggi e tra i tanti argomenti trattati c'è stato spazio anche per la Juventus e per il tentativo fatto dai bianconeri per convincerlo in extremis a passare alla Continassa anziché a Trigoria.
Gasperini: 'I bianconeri si sono inseriti ma la Roma è la scelta giusta'
Nelle scorse settimane sono circolate con insistenza alcune indiscrezioni di mercato che avrebbero voluto la Juventus tentare un approccio last minute - dopo il no incassato da Antonio Conte - con Gian Piero Gasperini.
Lo stesso tecnico piemontese, nella conferenza stampa di presentazione con la Roma avvenuta in mattinata, ha confermato: "Sì, c'è stato l'inserimento della Juve ma ho avuto la sensazione che la Roma fosse la scelta giusta, aldilà di tutti i rischi. Pensavo che per il mio modo di esprimermi e per la possibilità di incidere dovesse essere una situazione fantastica da percorrere. La Roma è quello che cerco e di cui ho bisogno, sono convinto di aver fatto la scelta giusta".
Assume quindi maggior concretezza la notizia rivelata recentemente dal giornalista Sandro Sabatini, secondo il quale il neo direttore generale della Juventus Damien Comolli avrebbe contattato Gasperini con una chiamata quanto meno singolare nell'approccio a un top coach come il piemontese.
Roma e il futuro con Gasperini
Gasperini, analizzando la situazione attuale della Roma in vista della prossima stagione, ha sottolineato l'importanza di partire dal patrimonio esistente in termini di spirito, mentalità e prestazioni. A suo avviso, è da questi elementi che si deve costruire il futuro, integrandoli con un mercato in entrata mirato, in grado di elevare ulteriormente il livello della squadra.
Gasperini ha riconosciuto la presenza, all'interno della rosa, di un nucleo solido di calciatori che rappresentano l’identità del gruppo, ma ha anche ribadito la necessità di inserire nuovi innesti capaci di accrescere le ambizioni del club. Ha evidenziato come, nel panorama attuale, poche società italiane abbiano le risorse per acquisire giocatori già pienamente affermati, e che la via più sostenibile sia quella di formare talenti in casa, per favorirne la crescita e il percorso verso l’élite calcistica.
Portando l’esempio dell’Atalanta, Gasperini ha ricordato che giocatori del calibro di Mancini e Cristante abbiano compiuto quel percorso proprio sotto la sua guida, arrivando fino alla Nazionale. Secondo il tecnico, l’atteggiamento giusto non dipende dall’età anagrafica, ma dalla fame e dall’approccio quotidiano al lavoro.